venerdì 30 dicembre 2011

BUON ANNO 2012 DA SEL CASERTA



C’è un dato certo che scaturisce dalla analisi degli eventi che hanno caratterizzato lo scenario politico-economico soprattutto in quest’ultimo anno: una classe politica del tutto inadeguata, incapace, fortemente compromessa sul piano morale e con seri e diffusi problemi giudiziari.

Una classe politica durata finché ha potuto indebitarci, giungendo fino alle estreme conseguenze del fallimento, per poi abbandonare, lasciando nelle mani del Presidente della Repubblica, una patata bollente, raffreddata nei modi che sappiamo dal governo Monti.
Un governo “tecnico” sotto tutela politica a cui è spettato il lavoro sporco, che ancora una volta colpisce i soliti indifesi, salvaguardando spudoratamente la casta e i gestori del potere economico.
Intanto sono tutti lì; Berlusconi che contratta la salvaguardia dei suoi interessi, minacciando di negare il suo appoggio al governo in ogni momento, mentre sta pensando di ritagliarsi un suo nuovo ruolo istituzionale; la Lega, che si è defilata e sta provando a ricostruirsi una nuova dignità con il suo elettorato, ma appena viene messa alla prova fa vistosi passi indietro tornando ad essere l’ ultima bisbetica escort politica di Berlusconi; i sindacati che vorrebbero surrogare, senza inimicarsi nessun partito, un ruolo che hanno svilito per troppo tempo e il terzo polo che prova a raccogliere i cocci del vecchio governo con Fini, Rutelli e Casini, che si atteggia a statista ma è sempre più il Mastella dei salotti buoni.
Il resto è un incerto divenire di forze che si aggregano e disgregano in continuazione.
Quello che lascia sconcertati è che tutto quanto sta succedendo passa per una fatalità, un incidente, una contingenza internazionale, forse soprannaturale, per cui nessuno è responsabile, anzi questa classe politica si rappresenta come vittima, tenendo ben saldo, però, l’obbiettivo di difendere i propri privilegi, mentre scarica cinicamente sulle classi più deboli i costi prodotti dalla loro incapacità, aggiungendoci quelli derivanti dagli sprechi e dalle ruberie documentati negli infiniti scandali di cui siamo spettatori.
E’ tempo di prendere coscienza dell’evidente difficoltà di un sistema economico e politico nazionale e internazionale che si è rivelato fragile ed inadeguato, eccessivamente soggetto a fattori speculativi ed emotivi, quindi incoerente e manipolabile, e va promossa una discussione che porti ad un nuovo modello, più giusto e solidale, che tenda a richiudere il divario ormai osceno tra ricchi e poveri che questo stato di cose ha creato.
In questo scenario, Caserta vive un momento ancora più grave; oltre che alla catastrofe nazionale, siamo costretti a rispondere anche a quella cittadina, determinata dal dissesto amministrativo.
In un crescendo esponenziale stanno emergendo debiti per milioni di euro, tra la sorpresa, poco credibile, degli attuali amministratori, la stragrande maggioranza dei quali, infatti, a volte a destra a volte a sinistra appartiene alla macchina politico amministrativa cittadina da almeno un ventennio.
C’è da chiedersi di quali grandi opere e quali benefici, in servizi e vivibilità, ha beneficiato la cittadinanza casertana a fronte di indebitamenti milionari ed alla necessità dell’apporto di misure eccezionali, quali, una tassa di scopo per le opere pubbliche e un accise del 200% maggiore di quella in vigore nel 2010 sui consumi elettrici.
Noi rileviamo una città in completo abbandono. Dove non vengono più garantiti alcuni servizi primari, e dove non si riesce più neanche a pagare gli stipendi ai dipendenti pubblici. Con i quali siamo ovviamente solidali, ma che devono comunque anche loro comprendere che certe solidarietà sono ambigue, ed altre, pur se politiche, sono sincere e non compromesse con coloro che hanno precipitato la città in questo stato di degrado.
E’ dunque necessario che qualcuno si faccia carico di questi problemi, ponendo le basi per una nuova fase politica, che implicitamente richiama ad un rinnovamento che non sia banalmente anagrafico, ma che risponda a oggettive valutazioni dei meriti e allo stesso modo valuti i fallimenti in una dinamica continua che impedisca il consolidarsi di posizione di potere e promuova la formazione di nuove classi dirigenti.
Per questa città va costruita una alternativa, va avviata l’elaborazione di un progetto di sviluppo futuro che la porti fuori dalle continue emergenze, diventate ragioni di uno strumento operativo adottato per superare restrizioni e limiti, inutile, anzi dannoso perché compromette una corretta soluzione dei problemi.
Vanno in quest’ottica raccolte idee ed esperienze che provengono non solo dai partiti ma dalle associazioni e anche da singoli operatori culturali e tecnici di valore che questa città esprime, superando le frammentazioni tematiche e ideologiche.
Sinistra Ecologia e Libertà si renderà promotrice per aprire un tavolo di discussione sui temi della città con tutti quanti si renderanno disponibili.


Caserta 30/12/ 2011 Circolo SEL Caserta ‘P. Neruda’

mercoledì 30 novembre 2011

Il dissesto di Del Gaudio


La dichiarazione di dissesto finanziario, approvata dalla giunta di centro-destra, che poteva anche consentire alla città di voltare pagina rispetto alle passate gestioni amministrative, evidentemente non sta dando i risultati sperati.

La città è oramai in una situazione comatosa, cumuli di rifiuti invadono periodicamente le strade, lavoratori pubblici e privati dei servizi senza stipendio, servizi sociali e assistenziali paralizzati, addirittura la polizia municipale non è messa in condizione di garantire i compiti istituzionali ai quali è preposta.
In questo contesto da inferno dantesco, i cittadini assistono increduli alla latitanza della politica, quella in grado di fare proposte concrete, ed avviare interventi di governo, sia locale che nazionale, capaci di porre fine allo scandalo di una città capoluogo di provincia lasciata totalmente in balìa del degrado e della mortificazione civile e sociale.
Non è accettabile che Del Gaudio, forte della sua maggioranza, non senta neanche il bisogno di confrontarsi con le forze di opposizione, sia dentro che fuori il palazzo, e con i cittadini, per affrontare la più grave emergenza che la città ricordi da sempre. E vorremmo sapere che fine ha fatto la tanto vantata ‘filiera istituzionale di centro destra ’ Regione-Provincia e Comune, che Del Gaudio enfatizzava durante la campagna elettorale, se ad oggi Caserta è lasciata sola con i suoi guai.
Non si può confidare per sempre nella pazienza, nella comprensione, e purtroppo a volte nella rassegnazione di migliaia di famiglie che oggi, a Caserta, si sentono cittadini di serie C rispetto ad un contesto nazionale pur critico, ma comunque non così indecoroso.
Siamo sempre più convinti che questa giunta, per gli interessi che rappresenta e per gli uomini che la compongono sia la peggiore compagine politica che la città potesse avere di fronte ad una crisi così grave, e il pensare di risolverla esclusivamente attraverso artifizi contabili o, peggio, con probabili ulteriori sacrifici sul reddito delle famiglie, è la conferma della inettitudine di questa riciclata classe politica, che presenta al suo interno molti di quelli che hanno la responsabilità diretta della crisi stessa, e che in questi anni hanno consentito lo sperpero di stipendi spropositati e benefit a dirigenti e funzionari.
Il circolo SEL di Caserta nei prossimi giorni metterà in atto una serie di iniziative politiche e di mobilitazione per richiamare chi di dovere alle sue responsabilità istituzionali, e rappresentare al paese lo stato di indecenza civile nel quale viene lasciato un capoluogo di provincia italiano con i suoi abitanti.

giovedì 24 novembre 2011

Eletto anche il Coordinamento cittadino



Il 23 novembre il Circolo SEL di Caserta ha riunito il nuovo organismo esecutivo, l’Assemblea Elettiva cittadina, la quale ha proceduto alla nomina del nuovo coordinamento che affiancherà il coordinatore Pietro Paolo Falvo nell'attività del partito in città.


Del Coordinamento faranno parte, con responsabilità su specifiche tematiche, M. Angela Viglione (Ambiente e Territorio), Lorenzo Riviello (Organizzazione), Paolo Amoruso (responsabile Tesoreria), Claudio Carli (Comunicazione), Giuseppe Spiezia (problematiche immigrazione), Domenico Tescione (tematiche del Lavoro).
Nell’ambito dell’Assemblea Elettiva sono state poi assegnate specifiche aree di competenza.
Il Coordinatore Falvo, nella sua relazione introduttiva, ha sottolineato che la nuova strutturazione di SEL a Caserta, caratterizzata dalla valorizzazione delle specifiche competenze e da una più incisiva capacità progettuale e di intervento politico sul territorio, rappresenta la migliore premessa per la crescita del partito della sinistra nella nostra città. In particolare attraverso un approccio alla politica basato sull’etica della responsabilità, sulla capacità di stare sui problemi, sulla necessità di proporre soluzioni alle drammatiche emergenze che vive Caserta.
L’obiettivo che si pone oggi SEL è di riunire una sinistra ancora frammentata per consentire di elaborare e proporre un progetto per la città e una prospettiva di crescita e sviluppo, superando vecchi rituali politici, interessi ambigui e logiche di potere che tanti danni hanno arrecato alla città e alla stessa sinistra nei nostri territori.

venerdì 18 novembre 2011

Convocazione Assemblea Direttiva cittadina

Nel ringraziare i mass-media per la cortese attenzione rivolta all’Assemblea Organizzativa del Circolo di Caserta appena conclusasi, Sinistra Ecologia e Libertà esprime viva soddisfazione per il notevole successo che la stessa assise pubblica ha fatto registrare, sancito dal cospicuo incremento dei tesserati (Tessere 2010: 47 – Tessere 2011: 103, Dati Uff. Ass. Organizz.) che, con la loro partecipazione ed adesione al documento programmatico, consentono al nuovo Coordinatore e all’Assemblea Direttiva di intraprendere con decisione il lungo percorso che ha come obiettivo quello di condurre il partito nel ns. Capoluogo a più appropriati livelli di consenso, più vicini alle dimensioni nazionali.

Consentirà inoltre, avendo tutto il tempo necessario, di impostare un virtuoso processo di partecipazione democratica che tenda a superare i vecchi schemi della politica e incoraggia ad operare per dare a questo partito il ruolo e la funzione di portavoce delle istanze della Sinistra, non solo nella città di Caserta.

Il nostro impegno, come abbiamo indicato nel documento presentato all’Assemblea, è rompere il silenzio e colmare il vuoto che la politica ha prodotto negli ultimi anni nella città di Caserta; affrontare, oltre alle gravi emergenze croniche, anche le ricadute che avrà il dissesto amministrativo, dichiarato dalla giunta di centrodestra, sui lavoratori della stessa amministrazione comunale e sull’intera collettività.

E’ necessario rimettere al centro dell’attenzione i temi del lavoro e della scellerata gestione della “cosa pubblica” a Caserta che ha prodotto conseguenze catastrofiche, con l’annullamento di numerosi diritti primari e non ponendo alcun argine allo sfaldamento dell’apparato industriale, subito passivamente, che ha portato la disoccupazione nella nostra città a limiti inaccettabili.

Questa tematica - che rappresenta la prima emergenza democratica cittadina - rappresenterà il filo conduttore dell’Assemblea Direttiva Cittadina che si terrà mercoledì 23 novembre 2011 alle ore 19.30 presso la Casa delle Associazioni in via Tanucci, 97 a Caserta

sabato 12 novembre 2011

L'assemblea organizzativa di SEL Caserta elegge il nuovo coordinatore cittadino

Un momento dell'Assemblea Organizzativa all'OfCA
L’Assemblea Organizzativa degli iscritti al Circolo SEL ‘Pablo Neruda’ di Caserta, al termine di una giornata di lavori, contrassegnata da una ampia partecipazione propositiva di idee e programmi, che ha visto dibattere analisi e percorsi politici sulla città di Caserta, ha proceduto alla nuova strutturazione dei suoi organismi direttivi.
Al termine di un dibattito articolato si è proceduto alla nomina di Pietro Paolo Falvo quale coordinatore del circolo cittadino, e alla nomina dell’Assemblea Direttiva, l’organismo preposto alla elaborazione delle iniziative politiche sul territorio.
L’Assemblea ha voluto fortemente rimarcare la necessità di predisporre tutte le iniziative idonee ad implementare un azione congiunta delle forze del centro-sinistra sia sulle tematiche cittadine, che nell’azione di opposizione all’attuale giunta di centro-destra.
Alla prima riunione del neonato organismo direttivo, l’Assemblea procederà, su proposta del Coordinatore, all’individuazione e alla nomina di un Coordinamento cittadino, e alla elaborazione di un documento programmatico relativo alle iniziative politiche che il Circolo intraprenderà in merito alle gravi, complesse ed insolute emergenze che stanno angustiando la città.
Tutela dell’ambiente, lavoro, stato sociale, diritti lesi, aspettative dei giovani, legalità, tutela dei più deboli saranno le priorità  di questo partito, in un contesto socio-economico ancora più critico e degradato rispetto alle altre realtà geografiche nazionali.
La riorganizzazione e l’auspicata crescita esponenziale del sostegno all’azione di SEL da parte di settori sempre più vasti della società casertana rappresentano il presupposto per porre mano ai problemi della città, e rafforzare e far crescere la sinistra nel suo complesso a Caserta. 

mercoledì 2 novembre 2011

Riportiamo di seguito un ulteriore contributo all’analisi pre-congressuale di Sel Caserta

ri)Cominciare.

L'occasione fornitaci da un congresso cittadino può rivelarsi preziosa se questo rimane un momento di confronto, di incontro, di elaborazione e di sintesi. Credo sia comune la speranza che il congresso non si tramuti in una lotta tra "correnti" o presunte tali, tra numeri e tessere. Noi non ne abbiamo affatto bisogno, la Sinistra non ne ha bisogno, il Partito non ne ha bisogno.

Quello di cui abbiamo bisogno, invece, è darci una mossa, prosaicamente parlando.
Passato il momento elettorale, è arrivato il momento (finalmente!) di darci una forte struttura locale, e fornire un’altrettanto forte connotazione territoriale a un Partito che, a livello nazionale, ha l'ambiziosa aspirazione di voler ricostruire la sinistra italiana, in assenza di qualcuno che la rappresenti efficacemente in Parlamento, in tale momento.

Quale, quindi, il compito di questo strumento politico, a livello cittadino?

Sinistra.

Il primo e più urgente compito che ci aspetta è ridare centralità ai soggetti cui ci richiamiamo: quelle classi cosiddette “disagiate” di lavoratrici e lavoratori, giovani, anziani, portatori di handicap; che sembrano essere state dimenticate dall'amministrazione comunale (peraltro in piena continuità con la sua estensione nazionale). È questo il punto da mettere in cima alla nostra agenda/lista: porre nuovamente al centro i cittadini, i cittadini onesti che ogni giorno si sforzano di trovare i mezzi per arrivare a fine mese senza soccombere a soprusi e compromessi, quei giovani perennemente in bilico tra la volontà di rimanere e cambiare la propria terra e la necessità di dover partire per trovare un qualsiasi sbocco alternativo(lavorativo, accademico, umano).
Soltanto intercettando e comprendendo le necessità del popolo si può riuscire a fare buona politica. Ritrovare il popolo per fare la Sinistra, insomma.


Ecologia.

La Ztl, il Macrico, le discariche, la raccolta differenziata; ma anche un nuovo modo di fare agricoltura, l'istallazione di impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici, il riutilizzo delle ex aree industriali, il risanamento degli scempi edilizi e delle cave, e, ancora, trasporto pubblico integrato e piste ciclabili... Caserta, nostro malgrado, offre una summa di tanti, forse troppi argomenti su cui Sinistra Ecologia Libertà può offrire una opinione (in cui Sinistra Ecologia e Libertà può intervenire), fare network con i molti (troppi?) movimenti civici e, soprattutto, offrire soluzioni. Il pragmatismo delle proposte deve essere una delle colonne portanti di tale agire. Non solo slogan “per” e “contro” ma soprattutto progetti, idee, modelli da offrire alla città, per la città. È questo che fa una forza di governo. Ripartire, quindi, dall'idea di un Macrico che sia polmone verde per la città e che sia naturale estensione di una vera Ztl cittadina (dallo "Zero traffico limitato" ad un'isola pedonale vivibile, centro e risorsa per l'intera comunità cittadina).


Libertà.

Qualcuno potrebbe pensare che il tema delle libertà sia qualcosa di troppo astratto per un circolo territoriale; ci appartiene invece il compito di dimostrare che non è così, assolutamente.
Libertà è dare alle coppie di fatto accesso ai servizi di edilizia popolare; libertà è rendere totalmente accessibili edifici pubblici ai portatori di handicap. Libertà è legalità, e quindi servizi pubblici trasparenti, efficienti e utili; è iniziare una impresa imprenditoriale senza temere di dover pagare il pizzo; libertà è mobilità, è la possibilità per studenti e pendolari di lasciare la macchina a casa ed usare i mezzi pubblici, ormai ectoplasmi in questo comune, che si fregia d'essere capoluogo. Libertà è cultura, è una biblioteca pubblica finalmente riaperta; un’università che faccia finalmente lavoro di squadra con la città, che sia motore di ricerca e innovazione, cuore accademico di una rinascita culturale in Terra di lavoro.


Sinistra, ecologia, libertà.

Le nostre parole d'ordine, il nostro DNA, sono scritte nel nostro simbolo e sono la rotta da seguire. Abbiamo un compito anche troppo importante e non possiamo sbagliare, non dobbiamo sbagliare. Nonostante siano troppi gli errori dietro l'angolo. Uno tra i tanti potrebbe essere l’ adagiarsi sui sondaggi nazionali (che ci vedono su percentuali di tutto rispetto) e sottovalutare l'azione sul campo, rinunciare all'autocritica, al confronto. Troppo facile metterci su un piedistallo: quei numeri sono influenzati dallo straordinario carisma di Vendola, carisma che è nel contempo enorme risorsa ma incredibile limite. La politica locale si basa sui fatti ed è sui fatti che verremo giudicati. Strutturiamo e rendiamo (si deve strutturare e rendere) più forte il Partito, andando oltre l'impressione comune di essere il partito dei vendoliani, per arrivare ad essere il Partito della Sinistra italiana.
Diamoci una organizzazione veramente efficace, senza troppi organismi che lavorano in modi macchinosi, con un coordinatore che sia sintesi delle diverse anime e nel contempo figura autorevole, capace di rappresentare nel modo più ottimale le istanze della nostra formazione, che sia in grado di incarnare la Sinistra cittadina. Incontriamoci più spesso ed apriamoci all'esterno. Il Partito è fatto dai militanti e dagli iscritti, ma anche dal rapporto con la cittadinanza. Avviciniamoci di più ai giovani e mettiamoli al centro della discussione e dell'organizzazione interna, non in nome di un giovanilismo fine e se stesso ma in funzione di una nostra crescita.

Cominciamo, anzi, ricominciamo ad elaborare un nuovo modello di città: non possiamo non combattere l'idea di una città composta da quartieri dormitorio, senza un minimo di coesione sociale, dove le uniche attività commerciali che sembrano proliferare sono quelle riguardanti il gioco d'azzardo, dove le regole sono ignorate (nella migliore delle ipotesi) o schernite, dove la cultura è appannaggio di pochi, dove l' altro e il diverso vengono demonizzati e ghettizzati.
Solo se saremo capaci di re-immaginare e proporre un modello nuovo, fattibile (e perché no, anche visionario) di società saremo in grado di affrontare con successo le sfide che ci attendono.

Si dice che il vento, in Italia, stia cambiando. Certo è che dobbiamo fare di tutto per creare anche solo una piccola brezza cittadina: è dal basso che arriveranno le risposte per i tempi bui che stiamo vivendo. È qui, è ora che il futuro comincia, la palla è nelle nostre mani.

Marco Alfieri

venerdì 28 ottobre 2011

Un Contributo al futuro di SEL Caserta

In questa delicata fase storica, socio-economica ed istituzionale del capoluogo di Terra di Lavoro, Sel deve assumersi la consapevolezza di divenire il faro in grado agevolare le parti più deboli della collettività ad uscire dal tunnel che ci avvolge, in tutta la sua oscurità, criticità e drammaticità.
Come tale, il congresso cittadino di novembre deve essere il terreno preliminare del nuovo soggetto politico capace di intercettare, rilevare, ascoltare, dialogare, interagire, scommettere e quindi rischiare di cogliere il nuovo e il diverso ad ogni costo.
Quindi, lo sforzo di questo confronto congressuale, in opinioni e idee è rivolto principalmente alla individuazione di chi avrà il coraggio, le attitudini, le prerogative e i requisiti di una guida capace di essere da sprono e costante sollecitazione di altri soggetti di varia rappresentanza politica e partitica del capoluogo .
Una diversità consistente nella capacità di prospettare soluzioni incisive e concrete ai problemi della gente e dei casertani.
In tal senso, il nuovo coordinatore del circolo P. Neruda di Caserta, ancorché capace di generare una sintesi dei confronti, dei contributi, delle proposte e progetti, quali parti integranti dello stesso circolo di Caserta, deve essere in grado di rilevare gli aspetti contraddittori e dannosi del governo della città, nonché le incapacità e la strumentalità di certi obiettivi..
Il dissesto finanziario, la condizione occupazionale giovanile, il degrado ambientale, la profonda crisi industriale richiederanno una buona dose di unità e di compattezza progettuale del gruppo Sel Caserta, come premessa indispensabile per qualsiasi prospettiva di successo della nostra azione politica. Diversamente non si va da nessuna parte .
Dunque Sel Caserta non ha bisogno di un alchimista, né di un venditore di prodotti scaduti, né di poltronisti mestieranti, né di consulenti incompetenti ma di un coordinatore capace di prospettare soluzioni ai problemi drammatici che Caserta reclama.
Per questo assumono priorità le grande opere pubbliche, come il policlinico, le bonifiche ambientali, la ripresa del discorso Macrico, le infrastrutture necessarie ai piani di insediamenti produttivi.
E dunque è vitale che il coordinatore riesca ad essere espressione di un ampio consenso e sostegno, con un progetto forte che abbia credibilità e offra alla città una speranza di riscatto concreto.
E già da subito, con la situazione di dissesto finanziario, e con le pesanti conseguenze che si riverseranno sui cittadini, sarà necessario agire per tutelare le classi più deboli, opponendosi all’aumento di imposte e balzelli; combattendo le clientele e gli affarismi connaturati a questa compagine amministrativa e politica; e sollecitando una rigida politica di lotta all’evasione fiscale, come pure promuovendo la rivalutazione del patrimoni pubblico oggi detenuto da terzi ad ogni livello.
Infine il coordinatore deve avere la capacità di creare sinergia con la società civile, le parti sociali e le forze politiche che guardano alla istituzione di un tavolo tecnico permanente finalizzato alla soluzione dei problemi quotidiani, come la ripresa dell’ordinarietà della scuola pubblica a partire dalle ripresa della mensa, della biblioteca, della salvaguardia degli stipendi dei dipendenti del comune e della società di raccolta dei rifiuti.
Per me questo è il futuro di SEL Caserta, diversamente si parla di altra cosa, sosia di qualcosa di ammuffito che sa di passato agro, amaro e velenoso.
Mario Cozzolino

giovedì 27 ottobre 2011

Partito il ricorso al Tar contro la discarica de Lo Uttaro, ma senza il Comune di Caserta

Il sindaco Del Gaudio, dopo gli annunci roboanti di un ricorso congiunto al Tar insieme ai comuni di Maddaloni, San Nicola la Strada e San Marco Evangelista, ancora non ha dimostrato realmente il suo impegno in proposito. Intanto il Co.E.R., insieme a Legambiente Caserta e le associazioni civili, e con l'appoggio politico di tutte le forze di opposizione, tra cui il circolo di Sinistra Ecologia Libertà Caserta, ha presentato in questi giorni autonomamente ricorso al Tar contro la creazione di un nuovo sito di stoccaggio in località Lo Uttaro. Ribadiamo la nostra assoluta contrarietà alla Delibera Regionale dello scorso 11 agosto e confermiamo il nostro impegno accanto al Co.E.R. e alle associazioni ambientaliste.

mercoledì 26 ottobre 2011

Un contributo di analisi e riflessioni

Care compagne, cari compagni,
Sinistra Ecologia e Libertà Circolo “Pablo Neruda” di Caserta arriva al suo congresso cittadino con davanti a sé una grande sfida da raccogliere. È necessario ricostruire l'unione tra uomini e donne che si riconoscono negli ideali del patrimonio comune della cultura politica della sinistra, inclusiva di storie e linguaggi anche diversi tra loro, nella coniugazione dei principi di libertà ed equità sociale, dei valori di solidarietà e dignità della persona, dell'attenzione al futuro dell'ecosistema del nostro pianeta.
Anche sul nostro territorio, le recenti elezioni amministrative, nonostante i risultati non proprio esaltanti, hanno comunque messo in movimento energie che hanno dato prova di vitalità e potenzialità inaspettate, generando un nuovo senso di appartenenza e la voglia di partecipare alla costruzione di una Sinistra nuova.
È necessario riempire il vuoto politico che si è creato in Italia, per evitare l'esaurirsi dell'energia civile dei cittadini che patiscono la pericolosa deriva della situazione politica tanto a livello nazionale che locale e vogliono che la Sinistra torni a far sentire le proprie proposte, in modo coerente e attraverso un linguaggio comune, su temi e questioni di fondamentale importanza per il futuro del nostro Paese.
Il governo Berlusconi ha superato la prova della fiducia parlamentare, ma continua a mostrare con evidenza la sua fragilità. Troppe le contraddizioni accumulate e l'incapacità di rispondere alla crisi per pronosticare una ulteriore durata della parabola berlusconiana. Questo non vuol dire che il governo non possa continuare a fare danni, anche maggiori di quelli già fatti: dalla riforma universitaria alla legislazione sul lavoro, dall'attacco alla magistratura all’inasprimento del clima complessivo. Un'epoca di arretramenti sociali, regressione democratica e destrutturazione complessiva è alle nostre spalle. Il berlusconismo ha ben incarnato un modello di comando fondato sulla corruzione, la rendita parassitaria, l'eliminazione dei diritti sociali e del lavoro. Ma la regressione sociale è stata favorita anche da un modello sociale basato sulla modernizzazione del sistema capitalistico vincolata alla competizione globale e veicolato dall'Unione europea. Un modello che ha permeato anche il centrosinistra italiano il quale ha contribuito a sua volta a realizzare quel disegno. Non a caso, uno degli ultimi puntelli del sistema berlusconiano è proprio la non credibilità alternativa del suo principale competitore.
Quel modello economico e sociale mostra però la corda e la crisi globale evidenzia come le classi dominanti, nel loro insieme, stanno portando al fallimento e all'implosione l'intera società.
Una nuova generazione comincia ad avvertire l'intollerabilità della propria condizione e chiede conto del proprio futuro. Lo fa a volte in forma disperata proprio perché non riesce più a concepire la speranza. Ma lo fa. E accanto a essa, settori del mondo del lavoro provano a tenere aperta una possibilità di resistenza alla crisi.
C’è, dunque, l’esigenza di un'inversione di tendenza che si materializzi innanzitutto in un rinnovato protagonismo dei movimenti e dei soggetti colpiti dalla crisi, consapevoli che solo la loro unità - sulla base di rivendicazioni chiare ed efficaci, che facciano pagare la crisi a chi l'ha provocata - può generare la risorsa essenziale in grado di resistere e di proporre un cambiamento.
Ma, care compagne e cari compagni, la cultura di un partito ovviamente non è racchiusa in un manifesto, né è un prodotto intellettuale, ma è tutt’uno con gli obiettivi politici e programmatici e con la visione della società, nonché con la prassi stessa del partito.
Essa è un misto di vari ingredienti. Da un lato è espressa da quell’universo antropologico che, declinato ai vari livelli, accomuna le percezioni, le sensibilità, il modo di ragionare e di impostare i problemi dei dirigenti e delle masse di aderenti e simpatizzanti, e giustifica lo stare assieme. Mi riferisco a quell’universo insito nel modo di sentire, di interpretare il mondo, di impostare le relazioni causa-effetto, di dare le gerarchie di valore e definire l’immaginario collettivo.
Da un altro punto di vista, è espressa dalle fonti di ispirazione del pensiero consapevolmente elaborato che arriva a coinvolgere le interpretazioni della storia, la rappresentazione delle relazioni economiche, fino alle posizioni filosofiche e dottrinarie professate e alle angolature utopiche e ideali di quel pensiero.
Ma sono, ancora, cultura di un partito anche quegli orientamenti più contingentemente empirici informati da concezioni del ruolo e delle modalità di svolgimento politico, attinenti soprattutto alla formazione dei dirigenti. Quelle concezioni plasmano le gerarchie di valutazione delle cose, la forma mentis, i linguaggi, i riti, valori e disvalori, con cui viene praticata la politica, e con cui viene trasmesso al corpo del partito un modo di viverla e di riprodurla.
Da ultimo, ma non marginale rispetto agli altri aspetti, un partito si definisce culturalmente anche per come concepisce la funzione intellettuale e per il rapporto che instaura con le competenze e i saperi.
Personalmente ho la sensazione di provenire da un partito, i Ds, che si è sciolto senza lasciare un’elaborazione, una visione della società, idee specifiche di governo, un dibattito culturale, la costruzione di strutture di staff, scuole di partito, un rapporto politico con gli intellettuali.
Non c’è egemonia politica senza egemonia culturale; rinunciare a una sintesi culturale in nome di una pluralità informe e sbiadita di suggestioni vuol dire condannarsi a un empirismo oscillante e all’assenza di identificazione e prestigio nella società.
Questo a mio modo di vedere è il punto cruciale nella costruzione di partito nuovo.
I compagni, più o meno “silenziosi”, hanno il sacrosanto diritto di non dover partecipare a guerre nel Partito, tanto più se esse sono per il controllo di incarichi interni o di cariche pubbliche, fino addirittura al precoce posizionamento per future liste elettorali. Discutere e magari anche battagliare sulle linee politiche e organizzative è perfettamente legittimo e normale in tutti i partiti. Altra cosa è dividersi su chi è amico di chi, su quale cordata di potere è più conveniente sdraiarsi, magari per prenotare un posto di parlamentare o di consigliere.
Questo modo di fare politica, purtroppo non estraneo alla sinistra italiana, in specie negli ultimi tempi, e nello specifico nella nostra regione, hanno contribuito non poco ad allontanare dalla militanza vecchi e nuovi compagni, generando e alimentando aggregazioni contingenti, come movimenti, comitati, associazioni e quant’altro capaci di unire su singole tematiche, ma incapaci di dar vita ad una azione politica permanente ed incisiva.
Per discutere su SEL a Caserta, è bene innanzitutto cominciare a discutere su SEL a livello nazionale. Quale SEL vogliamo debba ulteriormente rafforzarsi nel panorama politico italiano? Quali i connotati e, soprattutto, gli obiettivi strategici e le conseguenti tattiche? Vogliamo essere, nel mare della sinistra italiana, un Partito socialista-ecologista sia pure di tipo nuovo? Quale il rapporto di questo Partito con il sistema capitalistico moderno e globalizzante? Quale deve essere il rapporto con le classi sociali e i diversi ceti, a cominciare dal mondo operaio e popolare? Quali le linee complessive di politica economica ufficialmente proposte dai nostri organismi dirigenti nazionali, al di là dei pur apprezzabili contributi di singoli compagni? Si potrebbe continuare. Magari alcune risposte sono state già date, ma certo molti, anche nella sinistra italiana, non hanno nessuna idea su cosa SEL voglia diventare da grande. Molti italiani genericamente conoscono e stimano Nichi Vendola, la sua capacità di risvegliare la passione politica e l’idealità, ma non hanno ancora chiara l’identità complessiva di questo partito e delle sue proposte.
Definire l’orizzonte largo di un movimento politico è fondamentale per definire quale strumento politico questo orizzonte deve utilizzare. Schematizzo: nel contesto italiano, il percorso a breve e a medio termine di SEL diventa di fondamentale importanza. Esiste la possibilità reale di un intervento politico (fra PD da una parte e Fed. della Sinistra dall’altra) che possa intercettare ceti e interessi rappresentabili da una forza politica di sinistra credibile, nello stesso tempo riformatrice e alternativa. Insomma una forza che possa realisticamente rappresentare una parte grande del vecchio e nuovo popolo della sinistra italiana. SEL deve avere l’ambizione di essere questa forza. Con quali prospettive immediate nel nostro panorama politico? Alcuni compagni vedono in SEL una forza inevitabilmente passeggera, in vista della formazione di un grande Partito di sinistra che possa inglobare una parte considerevole dell’attuale PD. Nessuno è in grado di prevedere un futuro a medio-lungo termine, ma un’analisi realistica delle forze in campo mi fa ritenere sicuramente suggestiva ma illusoria questa prospettiva. Essa infatti presuppone una rovinosa disfatta del PD, tale da scompaginare e rompere l’unità di quel Partito. E’ questo l’obiettivo a cui dobbiamo tendere? E allora perché ci siamo mossi e ci muoviamo verso un’alleanza elettorale e politica con il PD?
Mi pare allora più credibile, almeno nel medio-lungo periodo, la necessità che SEL diventi esso stesso un Partito capace di colmare il vuoto di una prateria attualmente desertificata fra PD e Federazione della Sinistra. Solo quando SEL diventerà questa “cosa”, potrà avere quella forza di attrazione tale da poter aspirare realisticamente alla creazione di una “cosa” ancora più grande e determinante. Le scorciatoie, care compagne e cari compagni, non pagano.
Ma allora, se questa è la strada da percorrere, è inevitabile che SEL si sviluppi, ora e non dopo, come Partito qualitativamente e anche quantitativamente ragguardevole. Noi non possiamo essere semplicemente lo strumento di pressione e la massa di manovra per investiture future che rischiano di reggersi sulla sabbia. Non è di un contenitore sbrindellato seppur brillantemente manovriero che abbiamo bisogno. E, a maggior ragione, non possiamo neanche essere il Partito dei “pochi ma buoni”, cioè di quella teoria politica elitaria e radicaleggiante storicamente rappresentata dai segmenti estremistici e minoritari della sinistra italiana e mondiale. Magari puramente antagonista, priva di un necessario progetto di governo del Paese.
Quindi, qual è il Partito che ci serve? Innanzitutto, un Partito. Non un movimento. E non sembri una questione nominalistica. Un movimento, per sua natura, rappresenta esigenze particolari legate a particolari contingenze storiche, non richiede strutture stabili e codificate, non reclama la necessità della sintesi rispetto ad altri movimenti e rispetto, in generale, al contesto complessivo politico-economico-istituzionale in cui opera. Un Partito (ma soprattutto un Partito di sinistra) deve avere altri connotati, richiede organizzazione costante, militanza, ramificazione territoriale, regole condivise e rispettate. A mio parere, di questo tipo di Partito SEL ha bisogno. NON SERVE IL PARTITO DI UN LEADER, SERVE UN PARTITO CON UN LEADER. Con organismi dirigenti (nazionali e locali) in grado di dirigere democraticamente con autorevolezza e consenso guadagnati sul campo. Quindi ecco la necessità di un quadro costante di regole e garanzie non interpretabili a seconda delle convenienze, ma puntualmente rispettate almeno fin quando un nuovo Congresso non ne cambi i contenuti. Ecco la necessità insostituibile di una forte organizzazione interna, strutturata e coordinata in centri territoriali e tematici, con un punto di riferimento centrale costituito dal tesseramento inteso come espressione di un’adesione politica che va al di là di un semplice voto alle elezioni. Ovviamente questo tipo di tesseramento non può essere affidato a slanci momentanei e volontaristici, richiede invece una riconquista costante del consenso e della partecipazione dei compagni. Richiede insomma un’attività specifica del lavoro del Partito.
Infine, voglio sottolineare la necessità di una più approfondita elaborazione del rapporto fra Partito e movimenti. E’ fuori discussione che SEL debba avere relazioni e contaminazioni con movimenti sociali più o meno organizzati, dai sindacati alle associazioni culturali a quelle del volontariato ecc. Ma non è accettabile che SEL diventi semplicemente un contenitore di movimenti sociali che, magari attraverso loro esponenti nel nostro Partito, dettano la linea nel loro singolo settore di competenza. SEL deve poter dialogare, collaborare e interagire con i movimenti, ma non assumere paternità sotto dettatura. Così come è importante che le campagne elettorali di SEL non vengano di fatto appaltate a candidati che, un po’ per disponibilità economiche un po’ per collegamenti trasversali, acquistano un peso politico nettamente maggiore rispetto a un semplice compagno (magari operaio) parimenti meritevole di appoggio, ma molto meno provvisto di soldi e di collegamenti esterni. Le campagne elettorali tendenzialmente all’americana non credo possano appartenere al DNA di un Partito di sinistra. Per qualcuno tutto ciò significa sperimentare una nuova forma-partito. Per me invece tutto ciò è uno scimmiottamento delle pratiche deteriori del nuovo modo di far politica in Italia.
In conclusione personalmente ritengo suicida pensare che SEL a Caserta possa rafforzarsi spaccandosi in due o in tre tronconi. Qualcuno si illude davvero che una vittoria congressuale al 51 o anche al 55% possa rendere più forte il nostro Partito? Le giuste esigenze di chiarezza politica non comportano necessariamente una lacerante spaccatura, di cui spero nessuno voglia assumersi la pesante responsabilità. Rompere le incrostazioni interne e ricomporre i pezzi sarà pure un lavoro difficile, ma vale la pena farlo (pazientemente, se almeno vogliamo essere un gruppo dirigente degno di tal nome) quando la posta in gioco è lo sviluppo del nostro Partito, ma prima ancora quello di ridare speranza e futuro ai nostri territori.
Domenico Tescione – Circolo SEL ‘Pablo Neruda’ Caserta

giovedì 13 ottobre 2011

Il dissesto di Caserta è figlio della cattiva politica


Nella giornata di oggi la giunta Del Gaudio ha deliberato ufficialmente lo stato di dissesto finanziario del Comune di Caserta.
Ciò in conseguenza del fatto che l’amministrazione non era più in grado di assolvere ai servizi indispensabili e onorare i crediti vantati da enti terzi.
Non vogliamo commentare l’opportunità tecnica o politica di tale scelta, ma rilevare come questo evento sia solo la prevedibile ed umiliante conclusione di anni ed anni di cattiva politica e pessima gestione amministrativa delle risorse comunali.
Le giunte succedutesi negli ultimi anni, e peggio ancora in passato, si sono caratterizzate per negligenza, clientelismo, affarismo, tant’è che qualche amministratore è stato oggetto di specifici provvedimenti penali e amministrativi da parte dell’autorità giudiziaria.
La città è oggi in una situazione desolante. Cumuli di rifiuti non prelevati ammorbano l’aria già da diversi giorni; i servizi essenziali nelle scuole sono stati sospesi; gli enti di assistenza sociale sono privi di sussidi; le attività produttive languono; l’ambiente è sempre più degradato mentre la fascia di inoccupati di quelli che perdono il lavoro aumenta giorno per giorno.
Con il dissesto il Comune, per legge, è chiamato a provvedere con risorse proprie al risanamento finanziario, ricorrendo all’adeguamento di imposte, tasse, aliquote e tariffe fino al massimo previsto dalla legge. Una mazzata insopportabile su un tessuto sociale e su redditi familiari già duramente provati dalla crisi.
Noi riteniamo che la giunta Del Gaudio, per gli uomini che la compongono e per la storia di cui è frutto, non sarà in grado di risollevare le sorti della città, perché prigioniera di clientele e padrinati fortemente condizionanti. E anche per la contraddizione politica che esprime : espressione di quel centro-destra che ha drasticamente ridotto le risorse per gli enti locali, specie meridionali, e che oggi tenta di scaricare sui cittadini e sullo stesso governo il risultato di questa decisione politica. Una presa in giro che toglie ogni credibilità a questo governo cittadino.
Riteniamo che non si possa gravare su famiglie già allo stremo un così pesante recupero finanziario, e che prioritariamente si debba intervenire sul patrimonio comunale e sul recupero reale dell’evasione e elusione contributiva ampiamente presente sul nostro territorio.
Il circolo cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà ritiene che questo dissesto finanziario possa essere occasione anche di riflessione su un modo di far politica nelle nostre terre, dove, tra trasformismi e opportunismi, la classe politica ha sempre anteposto l’interesse particolare, di gruppi e clientele, su quello generale della collettività. Con il risultato desolante che abbiamo di fronte.
Sinistra Ecologia e Libertà - Circolo ‘ P. Neruda’ - Caserta

sabato 8 ottobre 2011

Ancora rifiuti in strada : una città allo stremo


Di fronte allo scempio che periodicamente viene riproposto alla città di cumuli di immondizia per strada, a poco valgono, per i cittadini casertani, i giochi di scaricabarile tra l’amministrazione comunale, gli addetti senza stipendio e le società a cui fanno capo.
Caserta è sempre più una città lasciata al suo destino di progressiva emarginazione sociale, produttiva e di degrado ambientale.
La situazione di oggettivo dissesto finanziario è oggi alla base di questo ennesimo e grave deterioramento in tutto il versante dei servizi, e diventa insopportabile per i cittadini quando questo colpisce servizi primari come la raccolta dei rifiuti, e altri servizi sociali essenziali come la scuola, l’erogazione dell’energia e il sostegno alle aree del disagio sociale e familiare.
Questo dissesto finanziario non nasce certo oggi, ed anche se non può direttamente essere imputato alla giunta in carica, non si può nascondere che il tutto è la conseguenza di una incultura politico-amministrativa alla quale non è certo estranea la storia del Sindaco Del Gaudio e delle forze politiche che lo sostengono.
Una città devastata finanziariamente da una gestione del bene comune non certo ispirata, negli anni, al sano principio del ‘buon padre di famiglia’, laddove per decenni ha prevalso, in una logica spesso consociativa, la volontà affaristica di lobby clientelari . Forze che hanno dissanguato le casse di una città già fortemente penalizzata da un gettito condizionato da una scarsa base contributiva, a causa di vaste aree di evasione ed elusione fiscale, disoccupazione e crescente deindustrializzazione.
Come se non bastasse a tutto ciò si è aggiunto il drastico ridimensionamento delle risorse economiche destinate agli enti locali, specie meridionali, frutto di una politica governativa asservita ai diktat della Lega.
E Del Gaudio non può certo sottrarsi alla responsabilità di essere espressione di questa parte politica, né far finta che la situazione attuale sia una semplice eredità del passato, perché né è parte integrante.
Adesso la priorità è reperire le risorse necessarie per riportare un minimo di decoro alla città, alleviandone i disagi e i disservizi che i cittadini, a tutti i livelli, stanno subendo.
Sinistra Ecologia e Libertà di Caserta, pur se non presente nel Consiglio Comunale, continuerà la sua azione di opposizione e di mobilitazione contro quella politica delle consorterie politico-affaristiche che hanno così pesantemente segnato il destino della nostra città.

domenica 25 settembre 2011

L'ennesimo oltraggio alla città


La delibera regionale dell’11 agosto scorso, con la quale si stabilisce la collocazione di un sito di stoccaggio dei rifiuti nell’area di Lo Uttaro, alle porte di Caserta, è stata oggetto di un ampia e partecipata assemblea nella giornata di sabato 24 settembre.
La riunione, che ha visto la presenza di tutti i partiti di opposizione, compreso SEL, oltre che naturalmente le varie associazioni ambientaliste, ha sottolineato la totale convergenza dei presenti nel respingere con forza la scellerata decisione di collocare su un area così tanto provata dagli sversamenti dei rifiuti un sito di stoccaggio, e tutto ciò, sorprendentemente, con l’avallo dell’ARPAC, un ente preposto istituzionalmente alla tutela ambientale e alla verifica di compatibilità degli interventi amministrativi sul territorio.
E’ stato sottolineato che il territorio di Lo Uttaro è stato individuato come area da sottoporre a decisi e radicali interventi di bonifica, proprio a causa della criticità di un suolo fortemente provato da anni di stoccaggi scriteriati dei rifiuti e di altre sostanze estremamente nocive.
A questa delibera la giunta Del Gaudio, a parte qualche dichiarazione di circostanza, non ha ad oggi opposto alcuna resistenza o contrarietà, dimostrando un disinteresse verso la tutela della salute dei cittadini casertani che lascia sbigottiti.
Sinistra Ecologia e Libertà di Caserta, particolarmente sensibile alle tematiche ambientali e alla tutela del territorio, si attiverà in tutti i modi, insieme alle altre componenti associative e partitiche presenti alla riunione, per far sì che questa delibera venga ritirata e che Lo Uttaro sia oggetto da subito di un programma di bonifica e riqualificazione ambientale.
Decidere di stoccare quasi 100mila tonnellate di rifiuti in un’area già così provata e biologicamente esausta va annoverato tra gli atti inconsulti di un centro-destra che si dimostra sempre più insensibile alle tematiche della salute pubblica e della preservazione di un eco-sistema accettabile.
Nei prossimi giorni renderemo note le iniziative che come circolo SEL Caserta intendiamo portare avanti, congiuntamente con le altre forze di opposizione e le associazioni, per far si che non venga perpetrato questo ulteriore scempio sulla pelle di migliaia di cittadini casertani.
Sinistra Ecologia e Libertà – Circolo ‘P.Neruda’ Caserta

giovedì 15 settembre 2011

Referendum legge elettorale : si firma anche all'ARCI



SI PUO’ FIRMARE ANCHE ALL’ARCI
In merito alla raccolta firme per l’indizione del referendum sull’attuale legge elettorale , il Circolo cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà informa che è possibile depositare la propria firma sull’apposito modulo, oltre che presso gli appositi uffici comunali, anche presso la sede dell’ARCI di Caserta, sita in Viale dei Bersaglieri 32/B, nei pressi dello stadio comunale. sia la mattina che il pomeriggio.

mercoledì 14 settembre 2011

SEL Caserta in prima linea nella raccolta firme contro la legge elettorale


Come sta avvenendo in tutta Italia, anche a Caserta Sinistra Ecologia e Libertà è impegnata nel raccogliere le firme necessarie all’indizione di un referendum specifico in grado di spazzare via l’attuale legge elettorale.

Una legge che allarga sempre di più il divario tra la politica e i cittadini, e che lascia alla totale discrezione dei vertici dei partiti la scelta non solo dei candidati, ma anche quella della loro eventuale elezione.

Tutto ciò ha prodotto la ‘porcata’ (come a suo tempo è stata definita questa legge elettorale da un esponente della stessa maggioranza), con il risultato di un Parlamento costituito da nominati, senza nessun legame con i territori e nessun rapporto con gli elettori.

E’ possibile firmare per il referendum abrogativo della legge cd. Porcellum presso l'Ufficio Anagrafe del Comune, situato in Via Patturelli 75, dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 12,30 ed il martedì ed il giovedì anche il pomeriggio, dalle ore 15,10 alle ore 17,00

SEL invita i cittadini di Caserta ad aderire a questa iniziativa referendaria, per eliminare una delle distorsioni più nocive del sistema politico italiano, per ridare sostanza al nostro voto e all’elettore la possibilità di scegliere chi sarà eletto e chi  governerà.

Comunicato stampa del 14 Settembre 2011
Circolo SEL "Pablo Neruda" - Caserta

mercoledì 7 settembre 2011

Raccolta firme per la riforma elettorale


Entro il 25 settembre p.v. è possibile firmare presso il proprio comune per richiedere il referendum abrogativo dell'attuale legge elettorale, che impedisce all'elettore di esprimere il voto di preferenza. Sinistra Ecologia e Libertà è da sempre contraria a tale legge, perché limita la libertà del singolo cittadino di decidere chi deve governare. Attualmente, in occasione delle elezioni politiche, il cittadino può esprimere il solo voto di preferenza al partito, il quale ha facoltà  poi di nominare persone di sua fiducia che saranno elette e siederanno in parlamento. E' sotto gli occhi di tutti l'attuale situazione politica italiana, laddove il parlamento è ridotto al ruolo di passacarte del governo, che legifera in nome e per conto di quest'ultimo, anche abusando del voto di fiducia quando è necessario "blindare" l'approvazione di alcune leggi. 
Per fermare questo Sistema, che altro non sta facendo che portare il Paese sull'orlo del fallimento, come già avvenuto per la Grecia, è necessario raccogliere almeno 500.000 firme per poter poi richiedere alla Corte Costituzionale l'istituzione di un referendum abrogativo.
Pertanto è necessario anche il TUO contributo: a Caserta è possibile firmare presso l'Ufficio Anagrafe del Comune, situato in Via Patturelli 75, dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 12,30 ed il martedì ed il giovedì anche il pomeriggio, dalle ore 15,10 alle ore 17,00

Aboliamo questa legge elettorale, ripristiniamo il voto di preferenza!!

sabato 3 settembre 2011

Sciopero generale del 6 settembre: SEL in piazza con la CGIL

Lo sciopero generale di martedì prossimo, 6 settembre, indetto dalla CGIL, rappresenta un’ occasione di importanza fondamentale per tutti coloro che hanno a cuore il destino del nostro Paese. Un punto di partenza decisivo perché anche in Terra di Lavoro diventi visibile e concreto quel vento di cambiamento e di indignazione che ha investito tutta l’Europa, vento attraverso il quale i giovani, i precari, le categorie più esposte alla crisi, possano riappropriarsi della discussione pubblica e della politica, che troppo spesso parla di loro senza alcuna cognizione. La federazione Casertana di Sinistra Ecologia e Libertà, oltre alla scontata quanto necessaria adesione, parteciperà con tutte le proprie energie al corteo che si terrà nel capoluogo. Ci saremo, in tante e tanti, per dire a voce alta che il nostro Paese ha bisogno di serietà, di equità sociale, di sobrietà nei comportamenti pubblici. E’ davvero vergognoso, in un momento di crisi economica così incombente e pressante, dover essere rappresentati in Europa da un governo che, incapace persino di far di conto, sforna una manovra al giorno, tagliando e correggendo ogni giorno gli stessi propri calcoli. E’ vergognoso che il minimo comun denominatore di tutte le manovre sia la convinzione tanto determinata quanto suicida che a pagare i costi della crisi sia sempre chi già troppo ha dato ed ora è sempre più in difficoltà, le categorie sociali che, strutturalmente più esposte al progressivo impoverimento, già pagano una crisi economica causata da ben altri poteri forti.Una manovra depressiva in cui nulla è previsto in termini di rilancio dello sviluppo e dell’occupazione, in cui si annunciano misure roboanti sull’evasione fiscale, salvo farle seguire il giorno dopo da intenzioni di condoni e nuovi scudi per gli evasori. Saremo in piazza a Caserta al fianco di giovani, precari, disoccupati e inoccupati, lavorati dipendenti, la parte pulita e dignitosa di questo nostro Paese sempre più sull’orlo del baratro.

Pietro Di Sarno - Segretario provinciale SEL

lunedì 29 agosto 2011

Ora tocca noi, tutt@ in piazza il 1 ottobre

L’abbiamo detto, l’abbiamo scritto molte volte: c’è un paese migliore, un’Italia che non si riconosce nei colpi di coda di questo regime e neppure nelle esitazioni di un’opposizione parlamentare che balbetta invece di dire, che esita invece di fare. C’è un paese migliore che non rassomiglia alla cartolina slabbrata e malinconica che Berlusconi propone ogni giorno dell’Italia.

Un paese che ha conosciuto i giorni felici di lotta per i referendum, che è sceso in piazza per difendere il diritto di dire dei giornalisti, le ragioni dei lavoratori, l’autonomia dei magistrati, la rabbia legittima dei precari, la dignità e il sapere degli studenti e dei loro insegnanti. Un paese che vuole costruire adesso un’alternativa di governo e di futuro, che non intende attendere rassegnato il corso delle cose. A quest’Italia vogliamo dare voce e fiato, il coraggio delle parole smarrite, la fermezza dei principi irrinunciabili. Adesso tocca a noi: e mai come adesso questa parola – “noi” – dev’essere l’impegno per una mobilitazione collettiva, vasta, popolare che vada ben oltre gli iscritti e i militanti del nostro partito.

La manifestazione che Sinistra Ecologia e Libertà convoca il primo ottobre a Roma, a piazza Navona, non sarà una liturgia ma un’occasione per far sentire la voce di un paese che non si è mai piegato al corso delle cose. Non si tratta solo di archiviare Berlusconi ma di rimettere in campo una filiera di pensieri lunghi, di proposte politiche, di valori alti che aprano una nuova stagione civile e morale per l’Italia. Dalla crisi si esce ricostruendo una pratica della politica che sappia redistribuire risorse, opportunità, diritti e doveri. Per questo vi chiediamo di esserci, di partecipare, di dare il vostro contributo per fare del primo ottobre una data d’inizio, il principio di un nuovo tempo della politica e della nostra vita.

Claudio Fava - Coordinamento nazionale SEL

giovedì 28 luglio 2011

Parco degli Aranci : un degrado non più sopportabile



“La 167 ha sete di vivibilità, per questo mi impegno sin da adesso affinché l’area possa rinascere” Questo è quanto dichiarato da Del Gaudio pochi giorni prima delle elezioni, con la promessa di ‘rimboccarsi le maniche’ e affrontare i problemi. Ma come oramai avviene da anni, passate le elezioni cala il silenzio sui nodi che affliggono la zona della 167 /Parco degli Aranci di Caserta. Quella che doveva essere la Caserta Due, il polo residenziale casertano, è oggi uno spettacolo impietoso di degrado ed abbandono.
La mostruosità ambientale del famigerato ‘fosso’ al centro del quartiere, ricettacolo di immondizie, topi, randagi e sbandati, continua a fare bella mostra all’ingresso sud della città, come un poco edificante biglietto da visita del capoluogo.
Il quartiere vive il degrado tipico delle periferie, dove la mancanza di spazi di incontro e socializzazione lascia il posto a fenomeni di vandalismo giovanile, con presenza anche di sempre più frequenti episodi di micro-delinquenza e spaccio.
Il tutto nel completo disinteresse delle istituzioni, aggravato dalla scarsa presenza di Vigili urbani e forze di pubblica sicurezza.
Ad oggi il Sindaco Del Gaudio non è stato da meno dei sindaci che lo hanno preceduto, pronti a promettere prima delle tornate amministrative per poi dimenticarsi completamente dei problemi dei migliaia di casertani che vivono in quest’area cittadina.
Le sollecitazioni venute anche dal Comitato dei cittadini del Parco degli Aranci, relative alla sicurezza, la pulizia, la vivibilità del quartiere continuano a restare lettera morta. Persino l’invito, supportato da centinaia di firme dei residenti, a riaprire la villetta, unico spazio di verde e di giochi fruibile per i cittadini, in particolare anziani e bambini, non ha avuto nessun riscontro, e crediamo che il Comune possa essere in grado di assegnare un servizio di cura e manutenzione e una video sorveglianza capace di garantirne la sicurezza e il controllo.
Il Circolo SEL Caserta sollecita quindi il Sindaco Del Gaudio a dare concretezza alle promesse e agli impegni che personalmente si è assunto con questi cittadini, allorquando, nell’imminenza delle elezioni, si è dichiarato pronto ad agire contro questo stato di cose. Anche perché chi vive da anni queste situazioni non è più disposto a subirle oltremodo.
In mancanza dei dovuti interventi istituzionali, Sel Caserta avvierà sulla situazione ambientale e di degrado del quartiere una campagna di denunce pubbliche e giudiziarie, nonché iniziative specifiche di mobilitazione dei cittadini.
Caserta, 28 luglio 2011
Sinistra Ecologia e Libertà – Circolo ‘Pablo Neruda’ Caserta

domenica 17 luglio 2011

Centinaia di firme contro il parcheggio di via S.Carlo

Il comitato civico “NO-AL MEGA PARCHEGGIO SOTTO TERRA IN VIA S. CARLO” (composto, oltre che da SEL, da Speranza per Caserta – Laboratorio Mille piani – Co-As.Ca ecc.) ha raccolto centinaia e centinaia di firme nei giorni 14 e 15 luglio dalle ore 20.00 alle 24.00, durante la manifestazione locale “into street” a Via S. Carlo.

Giovani, tanti e tanti giovani, ma anche adulti sono accorsi al banchetto per firmare e fermare i lavori del cantiere.
La domanda ricorrente era: "perché un altro mega parcheggio in questa storica ed antica strada, se a pochi metri vi è già un parcheggio sotterraneo (al Monumento) e un altro parcheggio sotterraneo è in procinto di essere realizzato nello spazio dell’ex mercato nella omonima piazza".
Perché togliere ulteriori spazi di socializzazione in una città che ne offre già così pochi? Ciò vale anche per famiglie, anziani e bambini, abituali frequentatori di questa via.
Un parcheggio privato, con un unico flusso di entrata, che renderà Via S. Carlo una strada inquinata ed intasata.
A nessuno piace l’idea del parcheggio, nessuno lo vuole e non tutti i commercianti di via San Carlo sono d’accordo.
A questa iniziativa tra la gente seguiranno altre in questi giorni, con l’obiettivo di arrivare alla sospensione dei lavori, prima che si arrivi al solito ricatto dei motivi occupazionali. 
Seguiranno iniziative giuridiche, mediatiche, politiche ecc.
Insomma i lavori vanno assolutamente e quanto prima sospesi e va rimodulato il progetto del parcheggio sotterraneo nel suo insieme.
Tutto ciò in prospettiva turistica, economica, sociale e storica, in un più ampio progetto urbano sostenibile. 
Sinistra Ecologia Libertà e il Comitato Civico su questa importante tematica sociale non andranno in vacanza né a luglio, né ad agosto, e ben farebbero il Sindaco e tutti gli addetti ai lavori a pensarci bene nel far proseguire i lavori, perché, nel caso fossero confermati i sospetti di eventuali violazioni di normative ambientali o amministrative, dovrebbero rispondere dell’ennesimo, deturpante ‘buco’, questa volta nel cuore stesso della città.

E’ arrivata l’ora di progettare iniziative edilizie compatibili, sia dal punto di vista ambientale che storico-artistico, per una città mortificata da anni di interventi dissennati, e i cittadini di Caserta, a partire dalla sospensione dei lavori di questo tanto contestato parcheggio, vogliono voltare finalmente pagina. Noi saremo con la città, non certo con gli speculatori.

martedì 12 luglio 2011

Banchetto informativo SEL contro il parcheggio di Via San Carlo

Nell'ambito della festa "INTO STREET 2011", il Festival di Strada di Via San Carlo, giovedì 14 e venerdì 15 dalle ore 20.30 sino a mezzanotte, il Circolo SEL "Pablo Neruda", in collaborazione con il comitato civico contro il parcheggio sotterraneo di Via San Carlo, allestirà un banchetto informativo e di raccolta firme.
SEL Caserta ricorda alla cittadinanza che il parcheggio di Via San Carlo è inutile, vista la presenza nei pressi di ampi parcheggi già fruibili, oltre che dannoso per l'integrità e la salvaguardia del centro storico casertano. SEL desidera il centro storico ZTL (Zona a Traffico Limitato), dove per traffico limitato s'intende la circolazione dei soli residenti e mezzi pubblici, i quali dovranno essere ecosostenibili (elettrici o a metano), e funzionali per contribuire alla mobilità nel quartiere.

venerdì 8 luglio 2011

Vogliamo la riapertura della Flora al pubblico

Fonte: Wikimedia Commons
I giardini della Flora, nella parte orientale del Parco della Reggia di Caserta, sono da anni chiusi al pubblico, che può solo ammirarli dall'esterno, attraverso le storiche inferriate. Teatro negli anni scorsi della manifestazione estiva "Cinema all'aperto", patrocinata dal Comune di Caserta, la Flora è stata sempre considerata come il giardino "di serie B" della Reggia vanvitelliana, in quanto a lungo, anche in epoca remota, era utilizzata quale deposito di materiale vario. Negli anni scorsi, grazie agli sforzi sia della Sovrintendenza dei Beni Culturali, sia del Comune di Caserta, si provvide a restituire alla Flora la dignità che le era consona. Ad oggi invece la Flora assurge al ruolo simbolo del degrado che attraversa il monumento vanvitelliano, che poco ha da vantarsi della piazza Carlo III restaurata se poi, girato l'angolo, si assiste ad uno scenario di abbandono di una parte del monumento che per anni è stato uno dei parchi cittadini di Caserta. 
Il Circolo SEL di Caserta vuole invece che siano poste in atto tutte le sinergie tra Comune di Caserta e Sovrintendenza affinché sia restituita alla Flora l'immagine che le appartiene, e che contribuisce al fascino di uno dei monumenti più visitati d'Italia. Anche questo potrebbe essere un primo segnale per rilanciare l'immagine della città, restituendo ai cittadini e al turismo quelle parti di città sottratte per troppo tempo alle iniziative di rivalutazione dei patrimoni artistici e monumentali di Caserta. Pertanto il Circolo "Pablo Neruda" parteciperà alle iniziative popolari messe in atto o da organizzarsi in merito nelle prossime settimane. 

sabato 2 luglio 2011

Il parcheggio di Via San Carlo è inutile e dannoso

Ieri si è tenuto l’incontro con il 'Gruppo di lavoro' promosso da Mario Cozzolino sul Costruendo Parcheggio sotterraneo in Via San Carlo.
Dopo aver discusso ed esaminato  sul piano tecnico-amministrativo, politico e sociale l’iter che ha autorizzato l’impresa di costruzione diretta dagli Architetti Nocera-Greco, (quest’ultimo attuale assessore all’urbanistica) si è deciso di verificare innanzitutto la regolarità amministrativa delle varie autorizzazioni rilasciate, non solo alla luce dei vincoli posti dalla legislazione vigente (Europea, Nazionale, Regionale e Comunale) in materia di impatto ambientale e tutela dei beni ambientali e culturali, ma anche sotto il profilo dell'incompatibilità ed inutilità pubblica dello stesso parcheggio, sicuramente dannoso, sia sul piano della stabilità della stessa antica piccola via San Carlo, che della viabilità e della salute pubblica dei residenti e di quanti la intendono passeggiare.
Per cui allo stato SEL Caserta, sottolineando la necessità di tenere 'pedonalizzata' e tutelata l’area del centro storico di Caserta ed in particolare Via San Carlo una strada antichissima, in quanto bene patrimoniale da rispettare e tutelare, decide di affiancare ogni iniziativa delle Associazioni e solidarizzare con i Padri Sacramentino della Chiesetta SS. Immacolata sita nel cuore della strada in questione ed invasa letteralmente dal cantiere allo scopo di fare annullare il 'permesso a costruire' nel 2009 e fermare i lavori destinando l’area interessata a scopi più nobili, solidali e collettivi. Per cui SEL Caserta sarà presente all’incontro che i Frati di Via San Carlo hanno indetto per lunedì 4 luglio alle ore 18.30 presso la loro chiesetta, per portare non solo solidarietà alla lotta, ma proposte per iniziative concrete.

venerdì 1 luglio 2011

SEL Forum Donne - Caserta, 4 Luglio

Lunedì 4 Luglio, alle ore 16.30, presso la sede della FILCAM-CGIL, in via Giuseppe Verdi, 34 - Caserta, si terrà un pomeriggio di Poesia e Politica intitolato "Ho un Padre ed una Madre. Voglio UN Presidente ed UNA Presidente". Coordina i lavori Antonietta Fortini, coordinatrice del circolo SEL di Alife, ed interverranno Pietro Di Sarno, coordinatore provinciale SEL Caserta, la poetessa ed artista Fausta Visconti, Lella Palladino della Cooperativa Eva, Désirée D'Accico  di SEL Campania, Chiara Riccio, studentessa, Nadia Maria Nacca, giornalista, e Veronica Iorio, del circolo SEL di Capua. Conclude i lavori Elettra Deiana, membro della Direzione Nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà. 

L'invito a partecipare è rivolto a tutta la cittadinanza.


giovedì 30 giugno 2011

Convocazione incontro - 1° luglio 2011 ore 18.30

Venerdì 1° Luglio p.v., alle ore 18:30, presso la sede dell'Arci di Caserta in Viale dei Bersaglieri 32/b, è programmato un incontro con gli iscritti ed i simpatizzanti del circolo SEL "Pablo Neruda", per la definizione di un gruppo di lavoro sul tema del parcheggio sotterraneo di via S. Carlo.

Partecipiamo tutti e cerchiamo di mettere in campo tutte le nostre forze per evitare un incomprensibile oltraggio al centro storico di Caserta.

mercoledì 29 giugno 2011

Seminario SEL Campania

Il 15 e 16 luglio a Serino (AV), Sinistra Ecologia Libertà della Campania organizza un seminario di discussione e di formazione aperto ai gruppi dirigenti regionali e provinciali, ai circoli territoriali e alle autonomie tematiche. Il titolo dell'appuntamento è "La sinistra che verrà: la buona politica e l'alternativa nel mezzogiorno". Abbiamo bisogno di confrontarci sulle forme di aggregazione e riscostruzione della politica nella nostra area, ricollocando la nostra formazione nella nuova fase che si apre in Campania e nel Mezzogiorno e riprendendo a studiare l'economia e la società. Il seminario si articolerà in due sessioni: il primo giorno ci interrogheremo su come radichiamo e ricostruiamo il tessuto politico e associativo della sinistra nella regione, sulla riforma della politica e sul rapporto tra sinistra e movimenti, a partire dalla straordinaria esperienza dei comitati referendari. Interverrano sociologi, rappresentanti di movimenti e sindacati, il CRS. ll giorno successivo la discussione affronterà il rapporto tra la crisi della politica e la crisi dell'economia e dei sistemi sociali nel mezzogiorno. Sarà anche un'occasione per fare una riflessione autentica e pacata sui limiti e gli errori degli ultimi venti anni di politiche di governo del centrosinistra. La sessione verrà conclusa da Nichi Vendola. Cari compagni e care compagne, è necessario che ci sia un'ampia partecipazione al seminario: un'occasione per stare insieme e per confrontarsi senza limiti temporali e senza l'ansia di assumere decisioni immediate. C'è però la necessità di assumere orientamenti: come Sel ricostruisce una propria idea autonoma di mezzogiorno, come riesce a spostare forze ed energie per il cambiamento, come interpreta le trasformazioni sociali ed economiche e si dota di lenti adeguate al tempo nuovo.

Abbiamo l'obbligo e l'esigenza di farlo. Ci vediamo a Serino.

Arturo Scotto, Coordinatore reg.le SEL Campania


INFO

Il seminario si svolgerà nei giorni

Venerdì 15 luglio 2011 dalle ore 16 alle ore 21

Sabato 16 luglio 2011 dalle ore 9 alle ore 19


PERNOTTAMENTO\CENA*\PRANZO
  • Mezza pensione(pernottamento e cena* del giorno 15 e la colazione del 16) in camera doppia/tripla/quadrupla € 55.00
  • Mezza pensione(pernottamento e cena* del giorno 15 e la colazione del 16) in camera singola € 75.00
  • Per i compagni che non pernottano il giorno 15, ticket cena € 20.00
  • Light lunch buffet(ticket per la pausa pranzo del giorno 16) € 12.00


Clicca per scaricare:



(anche per chi non pernotta è necessario inviare la scheda di partecipazione)

Infoline: 081.015.28.83 – seminario@selcampania.org


*Cena con servizio al tavolo composta da un duetto di primi piatti, un secondo piatto con contorno, dessert, acqua, vino, caffè.


venerdì 24 giugno 2011

Assemblea cittadina del 23 giugno 2011

Nella serata di ieri, 23 giugno, si è tenuta l’Assemblea cittadina di Sinistra Ecologia e Libertà di Caserta.
L’Assemblea, presieduta dal coordinatore cittadino Biagio Napolano, ha stabilito per la metà di settembre di tenere il Congresso cittadino, che procederà alla nomina del nuovo responsabile cittadino e del coordinamento di Sel Caserta.
L’assemblea cittadina ha poi dibattuto sulla necessità, accantonata la parentesi delle ultime amministrative, di rilanciare l’azione del partito sul territorio, attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro, formato da Gianluca Porzio, Mimmo Tescione, Roberto Solofria, Antonio Ferraro ,Gilda Rotello, Celestino Sarnelli e dallo stesso Biagio Napolano, con il compito di promuovere specifiche azioni politiche e di iniziativa del partito su tematiche di rilevanza sociale per il territorio cittadino. Nello specifico sulle politiche del lavoro e del precariato; sulle politiche giovanili e di tutela ambientale; sulle politiche energetiche; sulle problematiche delle attività produttive, commercio e rilancio turistico; sulla ricerca e l’innovazione tecnologica e sulla promozione culturale.
Le varie iniziative promosse dovranno vedere la partecipazione attiva di cittadini simpatizzanti, e ricercare il massimo di sinergia politica con movimenti e formazioni politiche, anche localistiche, al fine di incidere maggiormente sulle criticità presenti.
L’Assemblea, in vista dei prossimi lavori congressuali, ha inoltre avviato una pressante campagna di adesione a favore di Sinistra Ecologia e Libertà, in tutte le aree sociali della città, con una particolare attenzione verso il mondo giovanile e femminile, per generare un reale protagonismo politico di quelle fasce di disagio ed emarginazione oggi sempre più evidenti.
L’Assemblea cittadina ha inoltre rilevato la necessità di avviare da subito una campagna informativa e iniziative specifiche in merito alle pesanti conseguenze sui cittadini che si determineranno a seguito dell’avvio del federalismo municipale, in particolare su comuni come Caserta, ai quali verranno drasticamente ridotte le risorse finanziarie aggiuntive.

mercoledì 15 giugno 2011

Le minacce a Renato Natale sono un atto vile

Arturo Scotto - Coordinatore regionale SEL
Siamo vicini a Renato Natale vittima di vili e gravissime minacce. Tutti noi conosciamo lo straordinario impegno profuso da Renato in difesa dei dirittidegli esclusi e la sua azione di politico e amministratore contro la camorra ed il malaffare. Saremo accanto a lui in tutte le battaglie future per il riscatto di Casal di Principe.

Arturo Scotto, coordinatore regionale SEL

lunedì 6 giugno 2011

Conferenza stampa sui referendum

Mercoledì 8 giugno p.v., alle 11,30, presso il Caffè del Centro (Celestino Sarnelli) Via San Carlo, ci sarà la conferenza stampa cui parteciperà Paolo Cento, responsabile nazionale Enti locali di Sinistra Ecologia e Libertà,
nonché rappresentante del Comitato nazionale che ha proposto i referendum sull’acqua pubblica.

Siamo alle ultime battute di questa campagna referendaria e SEL Caserta sente il dovere di accelerare ulteriormente l’impegno a favore dei 4 SI e marcare il proprio impegno sull'argomento.