mercoledì 30 novembre 2011

Il dissesto di Del Gaudio


La dichiarazione di dissesto finanziario, approvata dalla giunta di centro-destra, che poteva anche consentire alla città di voltare pagina rispetto alle passate gestioni amministrative, evidentemente non sta dando i risultati sperati.

La città è oramai in una situazione comatosa, cumuli di rifiuti invadono periodicamente le strade, lavoratori pubblici e privati dei servizi senza stipendio, servizi sociali e assistenziali paralizzati, addirittura la polizia municipale non è messa in condizione di garantire i compiti istituzionali ai quali è preposta.
In questo contesto da inferno dantesco, i cittadini assistono increduli alla latitanza della politica, quella in grado di fare proposte concrete, ed avviare interventi di governo, sia locale che nazionale, capaci di porre fine allo scandalo di una città capoluogo di provincia lasciata totalmente in balìa del degrado e della mortificazione civile e sociale.
Non è accettabile che Del Gaudio, forte della sua maggioranza, non senta neanche il bisogno di confrontarsi con le forze di opposizione, sia dentro che fuori il palazzo, e con i cittadini, per affrontare la più grave emergenza che la città ricordi da sempre. E vorremmo sapere che fine ha fatto la tanto vantata ‘filiera istituzionale di centro destra ’ Regione-Provincia e Comune, che Del Gaudio enfatizzava durante la campagna elettorale, se ad oggi Caserta è lasciata sola con i suoi guai.
Non si può confidare per sempre nella pazienza, nella comprensione, e purtroppo a volte nella rassegnazione di migliaia di famiglie che oggi, a Caserta, si sentono cittadini di serie C rispetto ad un contesto nazionale pur critico, ma comunque non così indecoroso.
Siamo sempre più convinti che questa giunta, per gli interessi che rappresenta e per gli uomini che la compongono sia la peggiore compagine politica che la città potesse avere di fronte ad una crisi così grave, e il pensare di risolverla esclusivamente attraverso artifizi contabili o, peggio, con probabili ulteriori sacrifici sul reddito delle famiglie, è la conferma della inettitudine di questa riciclata classe politica, che presenta al suo interno molti di quelli che hanno la responsabilità diretta della crisi stessa, e che in questi anni hanno consentito lo sperpero di stipendi spropositati e benefit a dirigenti e funzionari.
Il circolo SEL di Caserta nei prossimi giorni metterà in atto una serie di iniziative politiche e di mobilitazione per richiamare chi di dovere alle sue responsabilità istituzionali, e rappresentare al paese lo stato di indecenza civile nel quale viene lasciato un capoluogo di provincia italiano con i suoi abitanti.

giovedì 24 novembre 2011

Eletto anche il Coordinamento cittadino



Il 23 novembre il Circolo SEL di Caserta ha riunito il nuovo organismo esecutivo, l’Assemblea Elettiva cittadina, la quale ha proceduto alla nomina del nuovo coordinamento che affiancherà il coordinatore Pietro Paolo Falvo nell'attività del partito in città.


Del Coordinamento faranno parte, con responsabilità su specifiche tematiche, M. Angela Viglione (Ambiente e Territorio), Lorenzo Riviello (Organizzazione), Paolo Amoruso (responsabile Tesoreria), Claudio Carli (Comunicazione), Giuseppe Spiezia (problematiche immigrazione), Domenico Tescione (tematiche del Lavoro).
Nell’ambito dell’Assemblea Elettiva sono state poi assegnate specifiche aree di competenza.
Il Coordinatore Falvo, nella sua relazione introduttiva, ha sottolineato che la nuova strutturazione di SEL a Caserta, caratterizzata dalla valorizzazione delle specifiche competenze e da una più incisiva capacità progettuale e di intervento politico sul territorio, rappresenta la migliore premessa per la crescita del partito della sinistra nella nostra città. In particolare attraverso un approccio alla politica basato sull’etica della responsabilità, sulla capacità di stare sui problemi, sulla necessità di proporre soluzioni alle drammatiche emergenze che vive Caserta.
L’obiettivo che si pone oggi SEL è di riunire una sinistra ancora frammentata per consentire di elaborare e proporre un progetto per la città e una prospettiva di crescita e sviluppo, superando vecchi rituali politici, interessi ambigui e logiche di potere che tanti danni hanno arrecato alla città e alla stessa sinistra nei nostri territori.

venerdì 18 novembre 2011

Convocazione Assemblea Direttiva cittadina

Nel ringraziare i mass-media per la cortese attenzione rivolta all’Assemblea Organizzativa del Circolo di Caserta appena conclusasi, Sinistra Ecologia e Libertà esprime viva soddisfazione per il notevole successo che la stessa assise pubblica ha fatto registrare, sancito dal cospicuo incremento dei tesserati (Tessere 2010: 47 – Tessere 2011: 103, Dati Uff. Ass. Organizz.) che, con la loro partecipazione ed adesione al documento programmatico, consentono al nuovo Coordinatore e all’Assemblea Direttiva di intraprendere con decisione il lungo percorso che ha come obiettivo quello di condurre il partito nel ns. Capoluogo a più appropriati livelli di consenso, più vicini alle dimensioni nazionali.

Consentirà inoltre, avendo tutto il tempo necessario, di impostare un virtuoso processo di partecipazione democratica che tenda a superare i vecchi schemi della politica e incoraggia ad operare per dare a questo partito il ruolo e la funzione di portavoce delle istanze della Sinistra, non solo nella città di Caserta.

Il nostro impegno, come abbiamo indicato nel documento presentato all’Assemblea, è rompere il silenzio e colmare il vuoto che la politica ha prodotto negli ultimi anni nella città di Caserta; affrontare, oltre alle gravi emergenze croniche, anche le ricadute che avrà il dissesto amministrativo, dichiarato dalla giunta di centrodestra, sui lavoratori della stessa amministrazione comunale e sull’intera collettività.

E’ necessario rimettere al centro dell’attenzione i temi del lavoro e della scellerata gestione della “cosa pubblica” a Caserta che ha prodotto conseguenze catastrofiche, con l’annullamento di numerosi diritti primari e non ponendo alcun argine allo sfaldamento dell’apparato industriale, subito passivamente, che ha portato la disoccupazione nella nostra città a limiti inaccettabili.

Questa tematica - che rappresenta la prima emergenza democratica cittadina - rappresenterà il filo conduttore dell’Assemblea Direttiva Cittadina che si terrà mercoledì 23 novembre 2011 alle ore 19.30 presso la Casa delle Associazioni in via Tanucci, 97 a Caserta

sabato 12 novembre 2011

L'assemblea organizzativa di SEL Caserta elegge il nuovo coordinatore cittadino

Un momento dell'Assemblea Organizzativa all'OfCA
L’Assemblea Organizzativa degli iscritti al Circolo SEL ‘Pablo Neruda’ di Caserta, al termine di una giornata di lavori, contrassegnata da una ampia partecipazione propositiva di idee e programmi, che ha visto dibattere analisi e percorsi politici sulla città di Caserta, ha proceduto alla nuova strutturazione dei suoi organismi direttivi.
Al termine di un dibattito articolato si è proceduto alla nomina di Pietro Paolo Falvo quale coordinatore del circolo cittadino, e alla nomina dell’Assemblea Direttiva, l’organismo preposto alla elaborazione delle iniziative politiche sul territorio.
L’Assemblea ha voluto fortemente rimarcare la necessità di predisporre tutte le iniziative idonee ad implementare un azione congiunta delle forze del centro-sinistra sia sulle tematiche cittadine, che nell’azione di opposizione all’attuale giunta di centro-destra.
Alla prima riunione del neonato organismo direttivo, l’Assemblea procederà, su proposta del Coordinatore, all’individuazione e alla nomina di un Coordinamento cittadino, e alla elaborazione di un documento programmatico relativo alle iniziative politiche che il Circolo intraprenderà in merito alle gravi, complesse ed insolute emergenze che stanno angustiando la città.
Tutela dell’ambiente, lavoro, stato sociale, diritti lesi, aspettative dei giovani, legalità, tutela dei più deboli saranno le priorità  di questo partito, in un contesto socio-economico ancora più critico e degradato rispetto alle altre realtà geografiche nazionali.
La riorganizzazione e l’auspicata crescita esponenziale del sostegno all’azione di SEL da parte di settori sempre più vasti della società casertana rappresentano il presupposto per porre mano ai problemi della città, e rafforzare e far crescere la sinistra nel suo complesso a Caserta. 

mercoledì 2 novembre 2011

Riportiamo di seguito un ulteriore contributo all’analisi pre-congressuale di Sel Caserta

ri)Cominciare.

L'occasione fornitaci da un congresso cittadino può rivelarsi preziosa se questo rimane un momento di confronto, di incontro, di elaborazione e di sintesi. Credo sia comune la speranza che il congresso non si tramuti in una lotta tra "correnti" o presunte tali, tra numeri e tessere. Noi non ne abbiamo affatto bisogno, la Sinistra non ne ha bisogno, il Partito non ne ha bisogno.

Quello di cui abbiamo bisogno, invece, è darci una mossa, prosaicamente parlando.
Passato il momento elettorale, è arrivato il momento (finalmente!) di darci una forte struttura locale, e fornire un’altrettanto forte connotazione territoriale a un Partito che, a livello nazionale, ha l'ambiziosa aspirazione di voler ricostruire la sinistra italiana, in assenza di qualcuno che la rappresenti efficacemente in Parlamento, in tale momento.

Quale, quindi, il compito di questo strumento politico, a livello cittadino?

Sinistra.

Il primo e più urgente compito che ci aspetta è ridare centralità ai soggetti cui ci richiamiamo: quelle classi cosiddette “disagiate” di lavoratrici e lavoratori, giovani, anziani, portatori di handicap; che sembrano essere state dimenticate dall'amministrazione comunale (peraltro in piena continuità con la sua estensione nazionale). È questo il punto da mettere in cima alla nostra agenda/lista: porre nuovamente al centro i cittadini, i cittadini onesti che ogni giorno si sforzano di trovare i mezzi per arrivare a fine mese senza soccombere a soprusi e compromessi, quei giovani perennemente in bilico tra la volontà di rimanere e cambiare la propria terra e la necessità di dover partire per trovare un qualsiasi sbocco alternativo(lavorativo, accademico, umano).
Soltanto intercettando e comprendendo le necessità del popolo si può riuscire a fare buona politica. Ritrovare il popolo per fare la Sinistra, insomma.


Ecologia.

La Ztl, il Macrico, le discariche, la raccolta differenziata; ma anche un nuovo modo di fare agricoltura, l'istallazione di impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici, il riutilizzo delle ex aree industriali, il risanamento degli scempi edilizi e delle cave, e, ancora, trasporto pubblico integrato e piste ciclabili... Caserta, nostro malgrado, offre una summa di tanti, forse troppi argomenti su cui Sinistra Ecologia Libertà può offrire una opinione (in cui Sinistra Ecologia e Libertà può intervenire), fare network con i molti (troppi?) movimenti civici e, soprattutto, offrire soluzioni. Il pragmatismo delle proposte deve essere una delle colonne portanti di tale agire. Non solo slogan “per” e “contro” ma soprattutto progetti, idee, modelli da offrire alla città, per la città. È questo che fa una forza di governo. Ripartire, quindi, dall'idea di un Macrico che sia polmone verde per la città e che sia naturale estensione di una vera Ztl cittadina (dallo "Zero traffico limitato" ad un'isola pedonale vivibile, centro e risorsa per l'intera comunità cittadina).


Libertà.

Qualcuno potrebbe pensare che il tema delle libertà sia qualcosa di troppo astratto per un circolo territoriale; ci appartiene invece il compito di dimostrare che non è così, assolutamente.
Libertà è dare alle coppie di fatto accesso ai servizi di edilizia popolare; libertà è rendere totalmente accessibili edifici pubblici ai portatori di handicap. Libertà è legalità, e quindi servizi pubblici trasparenti, efficienti e utili; è iniziare una impresa imprenditoriale senza temere di dover pagare il pizzo; libertà è mobilità, è la possibilità per studenti e pendolari di lasciare la macchina a casa ed usare i mezzi pubblici, ormai ectoplasmi in questo comune, che si fregia d'essere capoluogo. Libertà è cultura, è una biblioteca pubblica finalmente riaperta; un’università che faccia finalmente lavoro di squadra con la città, che sia motore di ricerca e innovazione, cuore accademico di una rinascita culturale in Terra di lavoro.


Sinistra, ecologia, libertà.

Le nostre parole d'ordine, il nostro DNA, sono scritte nel nostro simbolo e sono la rotta da seguire. Abbiamo un compito anche troppo importante e non possiamo sbagliare, non dobbiamo sbagliare. Nonostante siano troppi gli errori dietro l'angolo. Uno tra i tanti potrebbe essere l’ adagiarsi sui sondaggi nazionali (che ci vedono su percentuali di tutto rispetto) e sottovalutare l'azione sul campo, rinunciare all'autocritica, al confronto. Troppo facile metterci su un piedistallo: quei numeri sono influenzati dallo straordinario carisma di Vendola, carisma che è nel contempo enorme risorsa ma incredibile limite. La politica locale si basa sui fatti ed è sui fatti che verremo giudicati. Strutturiamo e rendiamo (si deve strutturare e rendere) più forte il Partito, andando oltre l'impressione comune di essere il partito dei vendoliani, per arrivare ad essere il Partito della Sinistra italiana.
Diamoci una organizzazione veramente efficace, senza troppi organismi che lavorano in modi macchinosi, con un coordinatore che sia sintesi delle diverse anime e nel contempo figura autorevole, capace di rappresentare nel modo più ottimale le istanze della nostra formazione, che sia in grado di incarnare la Sinistra cittadina. Incontriamoci più spesso ed apriamoci all'esterno. Il Partito è fatto dai militanti e dagli iscritti, ma anche dal rapporto con la cittadinanza. Avviciniamoci di più ai giovani e mettiamoli al centro della discussione e dell'organizzazione interna, non in nome di un giovanilismo fine e se stesso ma in funzione di una nostra crescita.

Cominciamo, anzi, ricominciamo ad elaborare un nuovo modello di città: non possiamo non combattere l'idea di una città composta da quartieri dormitorio, senza un minimo di coesione sociale, dove le uniche attività commerciali che sembrano proliferare sono quelle riguardanti il gioco d'azzardo, dove le regole sono ignorate (nella migliore delle ipotesi) o schernite, dove la cultura è appannaggio di pochi, dove l' altro e il diverso vengono demonizzati e ghettizzati.
Solo se saremo capaci di re-immaginare e proporre un modello nuovo, fattibile (e perché no, anche visionario) di società saremo in grado di affrontare con successo le sfide che ci attendono.

Si dice che il vento, in Italia, stia cambiando. Certo è che dobbiamo fare di tutto per creare anche solo una piccola brezza cittadina: è dal basso che arriveranno le risposte per i tempi bui che stiamo vivendo. È qui, è ora che il futuro comincia, la palla è nelle nostre mani.

Marco Alfieri