giovedì 18 settembre 2014


L’abolizione del finanziamento diretto ai partiti e l’introduzione del sistema di contribuzione volontaria consente di destinare il 2 per mille della propria Irpef a un partito. Potrai quindi, senza nessuna spesa aggiuntiva e con semplice gesto, sostenere le attività e i progetti di SEL.
Importante! Sei ancora in tempo per devolvere il 2x1000 a SEL, anche se hai già consegnato la dichiarazione dei redditi. Stampa la scheda, compilala e consegnala in busta chiusa  presso un ufficio postale. Ti verrà rilasciata una ricevuta.

Per informazioni e domande puoi scrivere a selnazionale@sxmail.it

mercoledì 11 giugno 2014

Documento Circolo di Caserta - Sinistra Ecologia Libertà

Sull’esito del voto, come sempre, la fantasia degli Italiani si esibisce senza limiti, manipolando anche la crudezza dei numeri a cui bisognerebbe arrendersi.
Ma questo è uno dei riti cui bisogna sottostare e non ci  sottraiamo.
Con il raggiungimento di una rappresentatività europea della lista “L’Altra Europa Con Tsipras”, nonostante si sia  fatto di tutto per impedirlo, viene riconosciuta la necessità di una forza di sinistra in Italia già sufficientemente consistente, e con buone potenzialità di essere una forza di governo.

Ma, fatto l’inciso, la prima delle sintetiche considerazioni post elettorali, spetta al vincitore, Renzi. Gli italiani hanno deciso di scommettere su di lui, probabilmente motivati dalla disperazione e oggettivamente privati di altre opzioni credibili, e gli offrono una possibilità.
Il PD, che non risolve nessuno dei suoi problemi, ha un re, Renzi, appunto, che esce dal risultato elettorale arrivando con un solo balzo in cima all’albero  della cuccagna, ma il palo che lo sostiene è saponato e senza appigli.  Berlusconi, Grillo, Alfano, ma anche le rappresentanze sindacali,  non contano più. Renzi è un re nudo, deve concretizzare da solo l’uscita dell’Italia dalla crisi e gli va augurato di riuscirci.
L’altra annotazione, certamente  positiva, è il forte ridimensionamento del partito di Grillo, creatore di  confusione, che dimostra come il web, dove ha articolato  la rete grillina, conservando tracce dei suoi  martellanti passaggi, permette nel tempo di rilevare vacuità, contraddizioni e banalità che, una volta scoperte, diventano motivo di valutazioni più razionali di quelle appesantite dalla rabbia, soprattutto quando in gioco è il futuro delle persone. Gli altri dati positivi sono: il declino, “forse”,  effettivo e definitivo di Berlusconi; il ridimensionamento della destra e lo sfoltimento pressoché totale dei partitini (Italia dei Valori, Scelta Europea, ecc.). Resta la Lega, che ha beneficiato  di  uno sponsor oscuro e straordinario che gli ha consentito di godere di una supervisibilità  sui  media televisivi. Salvini è stato presente per mesi, 24 ore al giorno, in tutti i programmi, anche quelli culinari, oggi molto in voga,  su tutte le reti televisive , pubbliche e private (che sia un tentativo di promuovere Salvini a nuovo leader della destra?).

Prima di analizzare i numeri ed entrare nello specifico di SEL, è necessario fare un piccolo passo indietro, altrimenti, come al solito,  bariamo, pur giocando da soli. Abbiamo speso tre anni, molti  voti, credibilità e funzione,  per ritrovarci in una situazione che ci dimostra che “la sinistra” è una necessità riconosciuta, rappresentata da una classe dirigente non riconosciuta. Non riproporremo la ricostruzione storica di questo partito, né un processo su quanto è stato realizzato finora, e certamente non pensiamo di riaprire il congresso appena celebrato, anche se,  più che portare conclusioni, ha lasciato tante pagine bianche e delle ferite aperte. Tuttavia, non si può accettare l’ostinazione con cui abbiamo continuato  ad  ignorare i problemi connessi ai processi lasciati in sospeso e andare avanti come se nulla fosse, mentre questo partito sembra avviarsi verso la dissoluzione.
Ci rendiamo conto che, lontano dai centri importanti di discussione e decisione, ci troviamo ad analizzare fatti e parole mediate, dati parziali  e programmati, si può, quindi sbagliare.
Ma è certo che il pasticcio nasce da li,  dal congresso blindato che  senza una discussione politica plurale, ha affidato, in modo veramente paradossale, ad  una classe dirigente che si è ritrovata minoranza,  una linea politica che non gli apparteneva. Ne è  scaturito un  ibrido istituzionale che si è rivelato catastrofico nella campagna elettorale,  proprio perché,  come avevamo largamente previsto (vedi il documento che come circolo abbiamo inviato come contributo al congresso), c’è, al nostro interno, una forte confusione semantica sulla parola “sinistra”, come le interviste post elettorali di questi giorni confermano.
Ed è imbarazzante dover rilevare come questo partito abbia  progressivamente, volutamente svilito i suoi attributi originali, quelli che ne avevano caratterizzato la formazione e determinato il consolidamento come forza aperta alla costruzione di un area di sinistra in Italia, e si percepisce invece la volontà della classe dirigente nazionale o parte di essa, di portare a conclusione questa esperienza, nonostante i forti segnali che arrivano dal radicamento che faticosamente è andato  articolandosi nei territori.
Già nella fase pre-elettorale delle politiche  2013, sono riaffiorate vecchie pratiche, ancorate a vecchie strategie, utili solo alla conquista e al consolidamento di posizioni acquisite, che,  retaggio di un pregresso storico/politico, dovevano essere bandite, pregiudizialmente, da questo partito. Invece, motivate da falsi timori e incapacità, hanno impedito e  impediscono di dare consequenzialità  alle aspirazioni su cui siamo stati chiamati a dare il nostro contributo.
Il danno che ne deriva rappresenta un colpo mortale non solo per SEL ma per il futuro della “sinistra” in Italia. Vengono, infatti, compromesse le aspirazioni di quanti avevano creduto che Sinistra Ecologia e Libertà potesse rappresentare quella  piattaforma su cui costruire la speranza di un futuro diverso.
Si sta vanificando l’auspicio che vedeva questo partito, capace dopo soli tre anni dalla sua costituzione, di riportare la sinistra ad avere una rappresentanza istituzionale nel parlamento italiano, di essere percepito come una realtà diversa dalle nomenclature dei vecchi partiti che sono stati causa  del  fallimento di questo Paese. Un partito che potesse rappresentare il modello di riferimento di una forza in grado di affermare nuovi valori, raccolti in una parola, “sinistra” che, sopravvissuta, un po' acciaccata, al crollo del muro di Berlino, andava rivitalizzata come sinonimo di solidarietà sociale, di eguaglianza delle opportunità, di benessere diffuso, di dignità del lavoro, di politica come servizio alla collettività e preservazione dell’ambiente.
In questi anni abbiamo affermato di voler essere sinistra di governo e adesso dopo il risultato elettorale sento esattamente la stessa cosa. Ma che significa? Abbiamo perso tre anni a saltellare intorno al Partito Democratico e, quando ci ha scaricato perché siamo diventati un inutile impedimento alle larghe intese, invece di caratterizzarci secondo le nostre idee, scientemente abbiamo cercato di mimetizzarci, usando come schermi protettivi soggetti con improbabili futuri politici: prima la difesa della costituzione con Stefano Rodotà, poi Tsipras.
Tutto questo a causa anche di una legge elettorale, in vigore, che ha compromesso l’autosufficienza  di Sel e una legge elettorale, in via di approvazione, che ne ridiscute l’esistenza. In questo SEL deve dare maggiore incisività nell’opporsi all’ipotesi in campo e caratterizzarsi innanzitutto in una seria campagna per la reintroduzione del voto di preferenza.
Abbiamo già accennato alla crudezza dei numeri, bene,  un analisi del voto fatta sui crudi numeri dice che SEL, ha dimezzato la sua percentuale elettorale, raggiunta alle politiche di appena un anno fa, (l’analisi dei flussi ha determinato una quota del 40% per SEL all’interno della lista Tsipras,  un partito ridotto, quindi, ad una percentuale dell’1,6% sul piano nazionale). A questo dato va aggiunta come aggravante, il fatto che esso è calcolato su una base elettorale minore di quella delle politiche del 2013  e che quantifica in oltre  il 50% i voti persi, circa 600.000, molti dei quali, sono confluiti sul Partito democratico, in quanto, non hanno riconosciuto nella lista L’Altra Europa, i tratti  identitari di  Sinistra Ecologia e Libertà. Tra non molto tempo Alexis Tsipras passerà dall’Europa alla Grecia, come è giusto che sia, per guidare, con il partito Syriza il cambiamento nel suo Paese. Sinistra Ecologia e Libertà deve continuare la strada intrapresa in Italia, con il suo simbolo e la sua piattaforma di contenuti.
L'analisi dei numeri, però, non può prescindere da un'articolata analisi delle forze messe in campo anche da un punto di vista delle personalità sulle quali SEL e l'intera compagine di sinistra hanno deciso di puntare. L'errore, già commesso nelle politiche del 2013, di voler a tutti i costi garantire una postazione a quanti in questi anni hanno animato SEL, pur condivisibile su un piano strettamente umano, ha determinato un effetto deleterio su quanti si avvicinavano con interesse ad una forma partito che alle origini si presentava come innovativa. Di contro, a queste candidature è mancato anche un adeguato sostegno del partito.
Del resto, lo stesso dibattito che sul raggiungimento del quorum che per avere rappresentanza in Europa, è diventato motivo di turbativa piuttosto che un obiettivo raggiunto, perché esso, costringe a mantenere un vincolo con gli eletti, che abbiamo contribuito ad eleggere al parlamento europeo, e incoraggia il comitato Tsipras a dare continuità all’esperienza della lista, creando un'alternativa a chi prefigurava per SEL un futuro da cascame del PD.

Comunque, il “caso SEL”, come viene considerato, non può essere affrontato e risolto con dichiarazioni dei singoli leader rilasciate ai quotidiani o attraverso comparsate televisive. Anzi, la  logica e il buonsenso suggeriscono a questo punto che non può essere questa classe dirigente ad indicare il futuro del partito, soprattutto se si ostina a difendere le scelte che hanno provocato questa catastrofe, ma poiché tutte le posizioni che stanno emergendo hanno legittimità ad essere discusse, riteniamo opportuno che ci si attrezzi per una sorta di consultazione che coinvolga i circoli e le rappresentanze territoriali. Questo può avvenire in termini organizzativi ricaricando di valenza politica la prevista conferenza di organizzazione che il congresso aveva rimandato.
Va necessariamente riattivata una “campagna autorevole” di adesione a Sel con l’intento, non di alimentare la logica delle “componenti” e dei “capi componenti”, tutt’altro, ma con l’obiettivo preciso di rilanciare e rinvigorire una discussione al nostro interno che voglia porsi come obiettivo finale il rilancio e la rimodulazione del partito nelle sue articolazioni e nei contenuti; tale discussione non può, come spiegato anche sopra, concludersi o essere interpretata da singoli o esigui gruppi dirigenti.


Coordinamento del circolo “P.Neruda”  Sinistra Ecologia Libertà -Caserta

giovedì 22 maggio 2014

La vita, il lavoro, i diritti di milioni di cittadini vengono sacrificati in nome della finanza. In Italia abbiamo avuto governi di tutti i colori, ma niente cambia. Perché le decisioni sulla nostra vita vengono prese in Europa. Centrodestra e centrosinistra vogliono continuare con le politiche che hanno causato la crisi. I populisti vogliono distruggere l’Europa e tornare alla guerra tra stati.

Noi, invece, vogliamo cambiare l’Europa, e metterla al servizio dei cittadini, e non delle banche. Per uscire dalla crisi serve una svolta radicale, che metta prima le persone.





                                                                                                                    
                                                                                                                         Dino di Palma

Noi, L’Altra Europa con Tsipras siamo l’alternativa! Crediamo nell’Europa ma la vogliamo diversa. Vogliamo che le persone vengano prima delle banche. Vogliamo l’Europa dei cittadini.



venerdì 16 maggio 2014

In piazza a sostegno della lista Tsipras

Il 18 maggio il circolo SEL –P.Neruda di Caserta impegnato per le elezioni europee con la lista L’altra Europa con Tsipras, sarà ancora in piazza per incontrare i cittadini e sostenere i propri candidati.
La vita, il lavoro, i diritti di milioni di cittadini vengono sacrificati in nome della finanza. In Italia abbiamo avuto governi di tutti i colori, ma niente cambia. Perché le decisioni sulla nostra vita vengono prese in Europa. Centrodestra e centrosinistra vogliono continuare con le politiche che hanno causato la crisi. I populisti vogliono distruggere l’Europa e tornare alla guerra tra stati.

Noi, invece, vogliamo cambiare l’Europa, e metterla al servizio dei cittadini, e non delle banche. Per uscire dalla crisi serve una svolta radicale, che metta prima le persone.

Noi, L’Altra Europa con Tsipras siamo l’alternativa! Crediamo nell’Europa, ma la vogliamo diversa. Vogliamo che le persone vengano prima delle banche. Vogliamo l’Europa dei cittadini.


16 maggio 2014



martedì 6 maggio 2014

SEL Campania sceglie L'Altra Europa con Tsipras
100 piazze per ricostruire l’Europa dei diritti

Superare la divisione fra Nord e Sud dell’Europa: si può
Porre fine all’austerità e alla crisi:  si può
Avviare la trasformazione ecologica della produzione: si può
Riformare le politiche europee dell’immigrazione: si può


NEI GIORNI DI SABATO 10 E DOMENICA 11 E  SABATO 17 E DOMENICA 18, IN 100 PIAZZE  DELLA CAMPANIA, “MENTRE LE POLITICHE NEO-LIBERISTE TRASCINANO INDIETRO LA RUOTA DELLA STORIA”, CI MOBILITIAMO PER SPINGERE AVANTI L’EUROPA. 

martedì 22 aprile 2014


Mercoledì 23 aprile, ore 12.00, a Caserta, presso il "Caffè degli artisti", adiacente al Teatro comunale di via 

Mazzini, si terrà una conferenza stampa del Comitato "L'Altra Europa con Tsipras" per presentare le iniziative

della prossima campagna elettorale, forti dell'importante traguardo raggiunto, soprattutto a livello provinciale, nella raccolta delle firme.
 
Saranno presenti i segretari di Sinistra Ecologia Libertà, Gianni Cerchia, e Rifondazione comunista, Venia 

Caramico, e i membri del Comitato provinciale "L'Altra Europa con Tsipras".

martedì 8 aprile 2014

Sinistra Ecologia e Libertà unica opposizione in questa città.

Sinistra Ecologia e Libertà  è contro le banalità quotidiane e le improvvisazioni di un amministrazione che, priva della minima  capacità di elaborazione progettuale, si muove in modo caotico e scoordinato alla ricerca di soluzioni per  problemi che hanno origine proprio dalla incapacità di gestire organicamente la quotidianità, e l’enorme potenziale che in questa città si continua a sprecare. 
Caserta ha, infatti,  nel menù del suo possibile  riscatto, una serie di  elementi di grande potenzialità.  Sono lì, periodicamente e alternativamente riportati alla ribalta,  ma sempre li: La Reggia, San Leucio,  Il Macrico, Il Policlinico, le Cave, il Parco dei Colli Tifatini,ecc., tutti inutilmente  bloccati da anni, eterni incompiuti, sviliti  dalla ingordigia e dalla inadeguatezza di tutte le amministrazioni che si sono succedute fin ora. 
Oggi la situazione è  ancora più grave. Caserta è governata da una amministrazione la cui assoluta mancanza di remore sui valori sociali, culturali e politici,  sta affossando definitivamente,  in una logica distruttiva, queste  potenzialità.
Cultura e  gestione dei beni monumentali, housing sociale, gestione dell’acqua, e tutta la  serie di project  financing con cui  si vogliono omaggiare alcuni privati privilegiati,  espropriando i cittadini di beni da cui ricavare possibili benefici, sono l’inquietante conferma  dell’inadeguatezza che fin dall’inizio ha caratterizzato l’amministrazione Del Gaudio.
Alla debolezza che la città vive va aggiunta quella che caratterizza l’ opposizione politica cittadina, che, già debole costituzionalmente, è  in fase di ulteriore sfaldamento, considerato i penosi fenomeni di trasformismo, e il fatto che la sua forza maggiore, il Partito Democratico, matura propositi di accordi con la maggioranza, in continuità con le scelte nazionali delle larghe intese. Questo  snatura  politicamente il  ruolo dell’opposizione in città,  facendo mancare la  funzione di  filtro,  necessario al controllo politico e amministrativo  che la democrazia gli affida.
Tocca a noi, quindi, fare opposizione, segnalare che la sicurezza, la salute dei cittadini, i trasporti, il traffico, la cultura sono alcuni degli argomenti che si  mostrano in tutto il loro degrado, che il  “balletto di felicità” di Consiglieri e Sindaco  non  riesce a coprire.
Se la  ZTL è rimasto un  pastrocchio insignificante e può essere considerata il paradigma della incapacità di quest’amministrazione di elaborare un minimo di progettualità per i problemi della città, la conferma viene dai  trasporti, del tutto inutili perché inaffidabili; il traffico in continuo peggioramento, caotico, privo di regole e di controllo che determina per Caserta livelli di inquinamento da polveri sottili maggiori di  una metropoli,  come è ufficialmente rilevato e berlusconianamente  risolto  deviando il traffico dalle strade dove sono poste  le centraline di controllo;  dalla sicurezza, verso cui  la “tolleranza zero” è rimasto uno slogan ripetutamente strombazzato, quindi inutile, anzi dannoso;  dalla salute dei cittadini che sta tanto a cuore all’amministrazione da mandare deserto il consiglio comunale convocato a questo scopo.
Noi siamo convinti che questa città merita di più  di un Corno Rosso; di banalità sulla Reggia; di gente che si reca a San Leucio per mangiare nei saloni e girare con pizzette e supplì nei cortili ignorando i valori del luogo;  di sentire ripetere farneticanti inviti  che offrono spazi comunali a tutti,  come per la realizzazione del nuovo stadio del  Napoli , una follia che  rimane, per fortuna, del tutto ignorata, o dell’altro mostro con cui si vuole sostituire il corno ai campetti nei mesi estivi e megastrutture turistiche ;  di  “Caserta –Reggia”, che sembrerebbe una nuova uscita autostradale o una fermata della metropolitana e  invece è il titolo proposto dal sindaco per l’università casertana.  
Con meno ironia e più preoccupazione registriamo che con questa amministrazione i  danni, per ora di immagine, si tramuteranno in ben più gravi danni strutturali che la città non è in grado di sopportare ulteriormente.
Caserta, 8 aprile 2014

Circolo ‘Pablo Neruda’ – Sinistra Ecologia Libertà - Caserta

giovedì 6 marzo 2014

Convegno Sinistra Ecologia Liberta' con Gennaro Migliore

Sabato 8 marzo, alle ore 17.30, presso l'Hotel Europa, in via Roma, a Caserta, parleremo di "Alleanze politiche, riforme e crisi sociale nell'Italia delle larghe intese". 

Introduce 
GIANNI CERCHIA (Coordinatore Federazione Sel Caserta) 

Intervengono
CLAUDIO DE FIORES (Professore di Diritto costituzionale Seconda Università degli Studi di Napoli)
ARMANDO VITTORIA (Professore di Storia delle istituzioni politiche Università di Napoli “Federico II”)
SALVATORE VOZZA (Coordinatore regionale Sel Campania)

Conclude
GENNARO MIGLIORE (Capogruppo Sel Camera dei Deputati).


Vi aspettiamo

venerdì 28 febbraio 2014

Manifestazione di sostegno alla lista 'L'Altra Europa' con Tsipras

Domenica 2 marzo, dalle ore 9.30 alle 13.30 si terrà un presidio di sostegno alla lista 'L'altra Europa con Tsipras' per le prossime elezioni del Parlamento Europeo.


La manifestazione si terrà a Maddaloni in P.zza Umberto I (Chiesa dell'Annunziata) parcheggio P.zza della Pace.

Circolo SEL 'P. Neruda' Caserta

mercoledì 29 gennaio 2014

Comunicato stampa

In questi giorni nelle case dei cittadini di Caserta è stato recapitato, ad opera del Sindaco, un volantino dal contenuto propagandistico ed auto-celebrativo, che sembra prefigurare l’apertura di una campagna elettorale imminente. Questa considerazione è suffragata dall’esito di una serie di eventi politico-amministrativi molto discutibili, che stanno caratterizzando questa giunta, fino a quello che ne ha evidenziato finanche l’incapacità a mettere insieme il consiglio comunale per discutere dei problemi della città.
Il contenuto del volantino, tuttavia, ci offre l’opportunità di formulare delle note alle considerazioni espresse da Del Gaudio.
In primo luogo ci uniamo alla sua indignazione per l’aumento delle tasse, ma soprattutto, siamo indignati per come la sua amministrazione le gestisce, vanificando i sacrifici che siamo chiamati a sopportare in continuazione, e  che hanno raggiunto un peso insopportabile per famiglie allo stremo.
L’elenco delle medaglie che il Sindaco si è impropriamente appuntato al petto sono i soliti impegni futuribili, tirati fuori sempre nell’imminenza di qualche chiamata alle urne, ed annoverano il Policlinico, la Reggia, il nuovo PUC, il ‘buco’ della  ex 167 e il Belvedere di San Leucio. Ed a ben vedere molti degli impegni presi dal Sindaco è bene che restino delle pure enunciazioni, considerando una vocazione cementificatoria che questa amministrazione non ha mai nascosta, e che stava trovando la sua prima realizzazione nell’abortito progetto dell’housing sociale.
Umoristico poi il suo riferimento alla sicurezza ed al controllo del territorio come risultati concreti della sua attività, che ci fa pensare che il sindaco viva in una dimensione parallela. Se si riferisce al traffico, alla sosta selvaggia, ai trasporti, questi versano in uno stato caotico e incontrollato, basti vedere il pullulare di parcheggiatori abusivi finanche nell’area adiacente il palazzo comunale, con buona pace dell’annunciata tolleranza zero.
Sul ‘Corno Rosso’ abbiamo già ampiamente argomentato, anche se proviamo ancora vergogna per la risonanza, anche internazionale, che ha avuto questa strampalata iniziativa, e che ha fatto da corollario al peggior risultato in termini di visitatori alla Reggia di Caserta : meno 18% nel 2013.
Non vogliamo soffermarci sulla riqualificazione del centro storico, e sugli obiettivi che ‘rilanceranno l’economia della città’, perché la credibilità di questa intenzione la possiamo valutare in modo emblematico tenendo conto di come Del Gaudio, dopo due anni e mezzo di mandato, è stato incapace di decidere se la chiusura parziale o totale di duecento metri di strada per attuare una ZTL sia un bene o un male per i cittadini di Caserta.
A margine poi della enunciazione che trasferisce in un incerto futuro scelte trasparenti, condivise, responsabili ed ecosostenibili, ci sentiamo di fare un ulteriore sollecitazione a chi dovrebbe tutelare in primis la salute dei suoi cittadini: perché non provvede a smaltire l’amianto che ancora giace all’aperto, pericolosissimo, nel rione Vanvitelli, in un’area di gioco dei bambini, come Sinistra Ecologia e Libertà ha già da tempo segnalato?

Nella lettera manca poi un riferimento che ci piace ricordare: L’Acqua Pubblica.

Caserta, 29 gennaio 2014

Sinistra Ecologia e Libertà Circolo ‘ Pablo Neruda’ Caserta