martedì 11 novembre 2014
giovedì 18 settembre 2014
L’abolizione del finanziamento diretto ai partiti e l’introduzione del sistema di contribuzione volontaria consente di destinare il 2 per mille della propria Irpef a un partito. Potrai quindi, senza nessuna spesa aggiuntiva e con semplice gesto, sostenere le attività e i progetti di SEL.
Importante! Sei ancora in tempo per devolvere il 2x1000 a SEL, anche se hai già consegnato la dichiarazione dei redditi. Stampa la scheda, compilala e consegnala in busta chiusa presso un ufficio postale. Ti verrà rilasciata una ricevuta.
Per maggiori info vai sul sito di Sel: http://www.sinistraecologialiberta.it/notizie/sei-ancora-in-tempo-il-tuo-2xmille-a-sel/
Per informazioni e domande puoi scrivere a selnazionale@sxmail.it
mercoledì 11 giugno 2014
Documento Circolo di Caserta - Sinistra Ecologia Libertà
Sull’esito
del voto, come sempre, la fantasia degli Italiani si esibisce senza limiti,
manipolando anche la crudezza dei numeri a cui bisognerebbe arrendersi.
Ma
questo è uno dei riti cui bisogna sottostare e non ci sottraiamo.
Con
il raggiungimento di una rappresentatività europea della lista “L’Altra Europa
Con Tsipras”, nonostante si sia fatto di
tutto per impedirlo, viene riconosciuta la necessità di una forza di sinistra
in Italia già sufficientemente consistente, e con buone potenzialità di essere
una forza di governo.
Ma,
fatto l’inciso, la prima delle sintetiche considerazioni post elettorali,
spetta al vincitore, Renzi. Gli italiani hanno deciso di scommettere su di lui,
probabilmente motivati dalla disperazione e oggettivamente privati di altre
opzioni credibili, e gli offrono una possibilità.
Il
PD, che non risolve nessuno dei suoi problemi, ha un re, Renzi, appunto, che
esce dal risultato elettorale arrivando con un solo balzo in cima
all’albero della cuccagna, ma il palo
che lo sostiene è saponato e senza appigli.
Berlusconi, Grillo, Alfano, ma anche le rappresentanze sindacali, non contano più. Renzi è un re nudo, deve
concretizzare da solo l’uscita dell’Italia dalla crisi e gli va augurato di
riuscirci.
L’altra
annotazione, certamente positiva, è il
forte ridimensionamento del partito di Grillo, creatore di confusione, che dimostra come il web, dove ha
articolato la rete grillina, conservando
tracce dei suoi martellanti passaggi,
permette nel tempo di rilevare vacuità, contraddizioni e banalità che, una
volta scoperte, diventano motivo di valutazioni più razionali di quelle
appesantite dalla rabbia, soprattutto quando in gioco è il futuro delle
persone. Gli altri dati positivi sono: il declino, “forse”, effettivo e definitivo di Berlusconi; il
ridimensionamento della destra e lo sfoltimento pressoché totale dei partitini
(Italia dei Valori, Scelta Europea, ecc.). Resta la Lega, che ha
beneficiato di uno sponsor oscuro e straordinario che gli ha
consentito di godere di una supervisibilità
sui media televisivi. Salvini è
stato presente per mesi, 24 ore al giorno, in tutti i programmi, anche quelli
culinari, oggi molto in voga, su tutte
le reti televisive , pubbliche e private (che sia un tentativo di promuovere
Salvini a nuovo leader della destra?).
Prima
di analizzare i numeri ed entrare nello specifico di SEL, è necessario fare un
piccolo passo indietro, altrimenti, come al solito, bariamo, pur giocando da soli. Abbiamo speso
tre anni, molti voti, credibilità e
funzione, per ritrovarci in una
situazione che ci dimostra che “la sinistra” è una necessità riconosciuta,
rappresentata da una classe dirigente non riconosciuta. Non riproporremo la
ricostruzione storica di questo partito, né un processo su quanto è stato
realizzato finora, e certamente non pensiamo di riaprire il congresso appena
celebrato, anche se, più che portare
conclusioni, ha lasciato tante pagine bianche e delle ferite aperte. Tuttavia,
non si può accettare l’ostinazione con cui abbiamo continuato ad
ignorare i problemi connessi ai processi lasciati in sospeso e andare
avanti come se nulla fosse, mentre questo partito sembra avviarsi verso la
dissoluzione.
Ci
rendiamo conto che, lontano dai centri importanti di discussione e decisione,
ci troviamo ad analizzare fatti e parole mediate, dati parziali e programmati, si può, quindi sbagliare.
Ma
è certo che il pasticcio nasce da li,
dal congresso blindato che senza
una discussione politica plurale, ha affidato, in modo veramente paradossale,
ad una classe dirigente che si è
ritrovata minoranza, una linea politica
che non gli apparteneva. Ne è scaturito
un ibrido istituzionale che si è
rivelato catastrofico nella campagna elettorale, proprio perché, come avevamo largamente previsto (vedi il
documento che come circolo abbiamo inviato come contributo al congresso), c’è,
al nostro interno, una forte confusione semantica sulla parola “sinistra”, come
le interviste post elettorali di questi giorni confermano.
Ed
è imbarazzante dover rilevare come questo partito abbia progressivamente, volutamente svilito i suoi
attributi originali, quelli che ne avevano caratterizzato la formazione e
determinato il consolidamento come forza aperta alla costruzione di un area di
sinistra in Italia, e si percepisce invece la volontà della classe dirigente
nazionale o parte di essa, di portare a conclusione questa esperienza,
nonostante i forti segnali che arrivano dal radicamento che faticosamente è
andato articolandosi nei territori.
Già
nella fase pre-elettorale delle politiche
2013, sono riaffiorate vecchie pratiche, ancorate a vecchie strategie,
utili solo alla conquista e al consolidamento di posizioni acquisite, che, retaggio di un pregresso storico/politico,
dovevano essere bandite, pregiudizialmente, da questo partito. Invece, motivate
da falsi timori e incapacità, hanno impedito e
impediscono di dare consequenzialità
alle aspirazioni su cui siamo stati chiamati a dare il nostro
contributo.
Il
danno che ne deriva rappresenta un colpo mortale non solo per SEL ma per il
futuro della “sinistra” in Italia. Vengono, infatti, compromesse le aspirazioni
di quanti avevano creduto che Sinistra Ecologia e Libertà potesse rappresentare
quella piattaforma su cui costruire la
speranza di un futuro diverso.
Si
sta vanificando l’auspicio che vedeva questo partito, capace dopo soli tre anni
dalla sua costituzione, di riportare la sinistra ad avere una rappresentanza
istituzionale nel parlamento italiano, di essere percepito come una realtà
diversa dalle nomenclature dei vecchi partiti che sono stati causa del fallimento
di questo Paese. Un partito che potesse rappresentare il modello di riferimento
di una forza in grado di affermare nuovi valori, raccolti in una parola,
“sinistra” che, sopravvissuta, un po' acciaccata, al crollo del muro di
Berlino, andava rivitalizzata come sinonimo di solidarietà sociale, di
eguaglianza delle opportunità, di benessere diffuso, di dignità del lavoro, di
politica come servizio alla collettività e preservazione dell’ambiente.
In
questi anni abbiamo affermato di voler essere sinistra di governo e adesso dopo
il risultato elettorale sento esattamente la stessa cosa. Ma che significa?
Abbiamo perso tre anni a saltellare intorno al Partito Democratico e, quando ci
ha scaricato perché siamo diventati un inutile impedimento alle larghe intese,
invece di caratterizzarci secondo le nostre idee, scientemente abbiamo cercato
di mimetizzarci, usando come schermi protettivi soggetti con improbabili futuri
politici: prima la difesa della costituzione con
Stefano Rodotà, poi Tsipras.
Tutto questo a causa anche di una legge elettorale, in vigore, che
ha compromesso l’autosufficienza di Sel
e una legge elettorale, in via di approvazione, che ne ridiscute l’esistenza. In
questo SEL deve dare maggiore incisività nell’opporsi all’ipotesi in campo e caratterizzarsi
innanzitutto in una seria campagna per la reintroduzione del voto di
preferenza.
Abbiamo già accennato alla crudezza dei numeri, bene, un analisi del voto fatta sui crudi numeri
dice che SEL, ha dimezzato la sua percentuale elettorale, raggiunta alle
politiche di appena un anno fa, (l’analisi dei flussi ha determinato una quota
del 40% per SEL all’interno della lista Tsipras, un partito ridotto, quindi, ad una
percentuale dell’1,6% sul piano nazionale). A questo dato va aggiunta come
aggravante, il fatto che esso è calcolato su una base elettorale minore di
quella delle politiche del 2013 e che
quantifica in oltre il 50% i voti persi,
circa 600.000, molti dei quali, sono confluiti sul Partito democratico, in
quanto, non hanno riconosciuto nella lista L’Altra Europa, i tratti identitari di Sinistra Ecologia e Libertà. Tra non molto
tempo Alexis Tsipras passerà dall’Europa alla Grecia, come è giusto che sia, per
guidare, con il partito Syriza il cambiamento nel suo Paese. Sinistra Ecologia
e Libertà deve continuare la strada intrapresa in Italia, con il suo simbolo e
la sua piattaforma di contenuti.
L'analisi dei numeri, però, non può prescindere da un'articolata
analisi delle forze messe in campo anche da un punto di vista delle personalità
sulle quali SEL e l'intera compagine di sinistra hanno deciso di
puntare. L'errore, già commesso nelle politiche del 2013, di voler a tutti i
costi garantire una postazione a quanti in questi anni hanno animato SEL, pur
condivisibile su un piano strettamente umano, ha determinato un effetto
deleterio su quanti si avvicinavano con interesse ad una forma partito che alle
origini si presentava come innovativa. Di contro, a queste candidature è
mancato anche un adeguato sostegno del partito.
Del
resto, lo stesso dibattito che sul raggiungimento del quorum che per avere
rappresentanza in Europa, è diventato motivo di turbativa piuttosto che un
obiettivo raggiunto, perché esso, costringe a mantenere un vincolo con gli
eletti, che abbiamo contribuito ad eleggere al parlamento europeo, e incoraggia
il comitato Tsipras a dare continuità all’esperienza della lista, creando
un'alternativa a chi prefigurava per SEL un futuro da cascame del PD.
Comunque,
il “caso SEL”, come viene considerato, non può essere affrontato e risolto con
dichiarazioni dei singoli leader rilasciate ai quotidiani o attraverso
comparsate televisive. Anzi, la logica e il buonsenso suggeriscono a questo
punto che non può essere questa classe dirigente ad indicare il futuro del
partito, soprattutto se si ostina a difendere le scelte che hanno provocato
questa catastrofe, ma poiché tutte le posizioni che stanno emergendo hanno
legittimità ad essere discusse, riteniamo opportuno che ci si attrezzi per una
sorta di consultazione che coinvolga i circoli e le rappresentanze
territoriali. Questo può avvenire in termini organizzativi ricaricando di
valenza politica la prevista conferenza di organizzazione che il congresso
aveva rimandato.
Va necessariamente riattivata una “campagna autorevole” di adesione
a Sel con l’intento, non di alimentare la logica delle “componenti” e dei “capi
componenti”, tutt’altro, ma con l’obiettivo preciso di rilanciare e rinvigorire
una discussione al nostro interno che voglia porsi come obiettivo finale il
rilancio e la rimodulazione del partito nelle sue articolazioni e nei contenuti;
tale discussione non può, come spiegato anche sopra, concludersi o essere
interpretata da singoli o esigui gruppi dirigenti.
Coordinamento
del circolo “P.Neruda” Sinistra Ecologia
Libertà -Caserta
giovedì 22 maggio 2014
La vita, il lavoro, i
diritti di milioni di cittadini vengono sacrificati in nome della finanza. In
Italia abbiamo avuto governi di tutti i colori, ma niente cambia. Perché le
decisioni sulla nostra vita vengono prese in Europa. Centrodestra e centrosinistra
vogliono continuare con le politiche che hanno causato la crisi. I populisti
vogliono distruggere l’Europa e tornare alla guerra tra stati.
Noi, invece, vogliamo
cambiare l’Europa, e metterla al servizio dei cittadini, e non delle banche.
Per uscire dalla crisi serve una svolta radicale, che metta prima le persone.
Dino di Palma
Noi, L’Altra Europa con
Tsipras siamo l’alternativa! Crediamo nell’Europa ma la vogliamo diversa.
Vogliamo che le persone vengano prima delle banche. Vogliamo l’Europa dei
cittadini.
venerdì 16 maggio 2014
In piazza a sostegno della lista Tsipras
Il 18 maggio il circolo SEL –P.Neruda di Caserta impegnato
per le elezioni europee con la lista L’altra
Europa con Tsipras, sarà ancora in piazza per incontrare i cittadini e
sostenere i propri candidati.
La vita, il lavoro, i
diritti di milioni di cittadini vengono sacrificati in nome della finanza. In
Italia abbiamo avuto governi di tutti i colori, ma niente cambia. Perché le
decisioni sulla nostra vita vengono prese in Europa. Centrodestra e centrosinistra vogliono continuare con le politiche che
hanno causato la crisi. I populisti vogliono distruggere l’Europa e tornare
alla guerra tra stati.
Noi, invece, vogliamo
cambiare l’Europa, e metterla al servizio dei cittadini, e non delle banche.
Per uscire dalla crisi serve una svolta radicale, che metta prima le persone.
Noi, L’Altra Europa con Tsipras siamo l’alternativa!
Crediamo nell’Europa, ma la vogliamo diversa. Vogliamo che le persone vengano
prima delle banche. Vogliamo l’Europa dei cittadini.
16 maggio 2014
martedì 6 maggio 2014
100 piazze per ricostruire l’Europa dei diritti
Superare la divisione fra Nord e Sud dell’Europa: si può
Porre fine all’austerità e alla crisi: si può
Avviare la trasformazione ecologica della produzione: si può
Riformare le politiche europee dell’immigrazione: si può
NEI GIORNI DI SABATO 10 E DOMENICA 11 E SABATO 17 E DOMENICA 18, IN 100 PIAZZE DELLA CAMPANIA, “MENTRE LE POLITICHE NEO-LIBERISTE TRASCINANO INDIETRO LA RUOTA DELLA STORIA”, CI MOBILITIAMO PER SPINGERE AVANTI L’EUROPA.
domenica 27 aprile 2014
venerdì 25 aprile 2014
martedì 22 aprile 2014
Mercoledì 23 aprile, ore 12.00, a Caserta, presso il "Caffè degli artisti", adiacente al Teatro comunale di via
Mazzini, si terrà una conferenza stampa del Comitato "L'Altra Europa con Tsipras" per presentare le iniziative
della prossima campagna elettorale, forti dell'importante traguardo raggiunto, soprattutto a livello provinciale, nella raccolta delle firme.
Saranno presenti i segretari di Sinistra Ecologia Libertà, Gianni Cerchia, e Rifondazione comunista, Venia
Caramico, e i membri del Comitato provinciale "L'Altra Europa con Tsipras".
mercoledì 9 aprile 2014
martedì 8 aprile 2014
Sinistra Ecologia e Libertà unica opposizione in questa città.
Sinistra Ecologia e
Libertà è contro le banalità quotidiane
e le improvvisazioni di un amministrazione che, priva della minima capacità di elaborazione progettuale, si muove
in modo caotico e scoordinato alla ricerca di soluzioni per problemi che hanno origine proprio dalla incapacità
di gestire organicamente la quotidianità, e l’enorme potenziale che in questa
città si continua a sprecare.
Caserta ha, infatti,
nel menù del suo possibile riscatto, una serie di elementi di grande potenzialità. Sono lì, periodicamente e alternativamente riportati
alla ribalta, ma sempre li: La Reggia,
San Leucio, Il Macrico, Il Policlinico,
le Cave, il Parco dei Colli Tifatini,ecc., tutti inutilmente bloccati da anni, eterni incompiuti, sviliti dalla ingordigia e dalla inadeguatezza di tutte
le amministrazioni che si sono succedute fin ora.
Oggi la situazione
è ancora più grave. Caserta è governata
da una amministrazione la cui assoluta mancanza di remore sui valori sociali,
culturali e politici, sta affossando
definitivamente, in una logica
distruttiva, queste potenzialità.
Cultura e gestione dei beni monumentali, housing sociale,
gestione dell’acqua, e tutta la serie di
project financing con cui si vogliono omaggiare alcuni privati
privilegiati, espropriando i cittadini
di beni da cui ricavare possibili benefici, sono l’inquietante conferma dell’inadeguatezza che fin dall’inizio ha
caratterizzato l’amministrazione Del Gaudio.
Alla debolezza che
la città vive va aggiunta quella che caratterizza l’ opposizione politica
cittadina, che, già debole costituzionalmente, è in fase di ulteriore sfaldamento, considerato i
penosi fenomeni di trasformismo, e il fatto che la sua forza maggiore, il
Partito Democratico, matura propositi di accordi con la maggioranza, in
continuità con le scelte nazionali delle larghe intese. Questo snatura
politicamente il ruolo
dell’opposizione in città, facendo
mancare la funzione di filtro,
necessario al controllo politico e amministrativo che la democrazia gli affida.
Tocca a noi, quindi,
fare opposizione, segnalare che la sicurezza, la salute dei cittadini, i
trasporti, il traffico, la cultura sono alcuni degli argomenti che si mostrano in tutto il loro degrado, che il “balletto di felicità” di Consiglieri e
Sindaco non riesce a coprire.
Se la ZTL
è rimasto un pastrocchio insignificante
e può essere considerata il paradigma della incapacità di quest’amministrazione
di elaborare un minimo di progettualità per i problemi della città, la conferma
viene dai trasporti, del tutto inutili perché
inaffidabili; il traffico in
continuo peggioramento, caotico, privo di regole e di controllo che determina
per Caserta livelli di inquinamento da polveri sottili maggiori di una metropoli, come è ufficialmente rilevato e
berlusconianamente risolto deviando il traffico dalle strade dove sono
poste le centraline di controllo; dalla
sicurezza, verso cui la “tolleranza
zero” è rimasto uno slogan ripetutamente strombazzato, quindi inutile, anzi
dannoso; dalla salute dei cittadini che sta tanto a cuore
all’amministrazione da mandare deserto il consiglio comunale convocato a questo
scopo.
Noi siamo convinti che
questa città merita di più di un Corno Rosso;
di banalità sulla Reggia; di gente che si reca a San Leucio per mangiare nei
saloni e girare con pizzette e supplì nei cortili ignorando i valori del luogo; di sentire ripetere farneticanti inviti che offrono spazi comunali a tutti, come per la realizzazione del nuovo stadio del
Napoli , una follia che rimane, per fortuna, del tutto ignorata, o
dell’altro mostro con cui si vuole sostituire il corno ai campetti nei mesi
estivi e megastrutture turistiche ; di “Caserta –Reggia”, che sembrerebbe una nuova
uscita autostradale o una fermata della metropolitana e invece è il titolo proposto dal sindaco per
l’università casertana.
Con meno ironia e più
preoccupazione registriamo che con questa amministrazione i danni, per ora di immagine, si tramuteranno
in ben più gravi danni strutturali che la città non è in grado di sopportare
ulteriormente.
Caserta, 8 aprile 2014
Circolo ‘Pablo Neruda’ –
Sinistra Ecologia Libertà - Caserta
giovedì 6 marzo 2014
Convegno Sinistra Ecologia Liberta' con Gennaro Migliore
Sabato 8 marzo, alle ore 17.30, presso l'Hotel Europa, in via Roma, a Caserta, parleremo di "Alleanze politiche, riforme e crisi sociale nell'Italia delle larghe intese".
Introduce
GIANNI CERCHIA (Coordinatore Federazione Sel Caserta)
Intervengono
CLAUDIO DE FIORES (Professore di Diritto costituzionale Seconda Università degli Studi di Napoli)
ARMANDO VITTORIA (Professore di Storia delle istituzioni politiche Università di Napoli “Federico II”)
SALVATORE VOZZA (Coordinatore regionale Sel Campania)
Conclude
GENNARO MIGLIORE (Capogruppo Sel Camera dei Deputati).
Vi aspettiamo
Introduce
GIANNI CERCHIA (Coordinatore Federazione Sel Caserta)
Intervengono
CLAUDIO DE FIORES (Professore di Diritto costituzionale Seconda Università degli Studi di Napoli)
ARMANDO VITTORIA (Professore di Storia delle istituzioni politiche Università di Napoli “Federico II”)
SALVATORE VOZZA (Coordinatore regionale Sel Campania)
Conclude
GENNARO MIGLIORE (Capogruppo Sel Camera dei Deputati).
Vi aspettiamo
venerdì 28 febbraio 2014
Manifestazione di sostegno alla lista 'L'Altra Europa' con Tsipras
Domenica 2 marzo, dalle ore 9.30 alle 13.30 si terrà un presidio di sostegno alla lista 'L'altra Europa con Tsipras' per le prossime elezioni del Parlamento Europeo.
La manifestazione si terrà a Maddaloni in P.zza Umberto I (Chiesa dell'Annunziata) parcheggio P.zza della Pace.
Circolo SEL 'P. Neruda' Caserta
mercoledì 29 gennaio 2014
Comunicato stampa
In questi giorni nelle case dei cittadini di Caserta
è stato recapitato, ad opera del Sindaco, un volantino dal contenuto
propagandistico ed auto-celebrativo, che sembra prefigurare l’apertura di una
campagna elettorale imminente. Questa considerazione è suffragata dall’esito di
una serie di eventi politico-amministrativi molto discutibili, che stanno
caratterizzando questa giunta, fino a quello che ne ha evidenziato finanche
l’incapacità a mettere insieme il consiglio comunale per discutere dei problemi
della città.
Il contenuto del volantino, tuttavia, ci offre
l’opportunità di formulare delle note alle considerazioni espresse da Del
Gaudio.
In primo luogo ci uniamo alla sua indignazione per
l’aumento delle tasse, ma soprattutto, siamo indignati per come la sua
amministrazione le gestisce, vanificando i sacrifici che siamo chiamati a
sopportare in continuazione, e che hanno
raggiunto un peso insopportabile per famiglie allo stremo.
L’elenco delle medaglie che il Sindaco si è
impropriamente appuntato al petto sono i soliti impegni futuribili, tirati fuori
sempre nell’imminenza di qualche chiamata alle urne, ed annoverano il
Policlinico, la Reggia, il nuovo PUC, il ‘buco’ della ex 167 e il Belvedere di San Leucio. Ed a ben
vedere molti degli impegni presi dal Sindaco è bene che restino delle pure
enunciazioni, considerando una vocazione cementificatoria che questa
amministrazione non ha mai nascosta, e che stava trovando la sua prima
realizzazione nell’abortito progetto dell’housing sociale.
Umoristico poi il suo riferimento alla sicurezza ed
al controllo del territorio come risultati concreti della sua attività, che ci
fa pensare che il sindaco viva in una dimensione parallela. Se si riferisce al
traffico, alla sosta selvaggia, ai trasporti, questi versano in uno stato
caotico e incontrollato, basti vedere il pullulare di parcheggiatori abusivi
finanche nell’area adiacente il palazzo comunale, con buona pace
dell’annunciata tolleranza zero.
Sul ‘Corno Rosso’ abbiamo già ampiamente
argomentato, anche se proviamo ancora vergogna per la risonanza, anche internazionale,
che ha avuto questa strampalata iniziativa, e che ha fatto da corollario al
peggior risultato in termini di visitatori alla Reggia di Caserta : meno 18%
nel 2013.
Non vogliamo soffermarci sulla riqualificazione del
centro storico, e sugli obiettivi che ‘rilanceranno l’economia della città’,
perché la credibilità di questa intenzione la possiamo valutare in modo
emblematico tenendo conto di come Del Gaudio, dopo due anni e mezzo di mandato,
è stato incapace di decidere se la chiusura parziale o totale di duecento metri
di strada per attuare una ZTL sia un bene o un male per i cittadini di Caserta.
A margine poi della enunciazione che trasferisce in
un incerto futuro scelte trasparenti, condivise, responsabili ed
ecosostenibili, ci sentiamo di fare un ulteriore sollecitazione a chi dovrebbe
tutelare in primis la salute dei suoi cittadini: perché non provvede a smaltire
l’amianto che ancora giace all’aperto, pericolosissimo, nel rione Vanvitelli,
in un’area di gioco dei bambini, come Sinistra Ecologia e Libertà ha già da
tempo segnalato?
Nella lettera manca poi un riferimento che ci piace
ricordare: L’Acqua Pubblica.
Caserta, 29 gennaio 2014
Sinistra Ecologia e Libertà Circolo ‘ Pablo Neruda’ Caserta
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