martedì 24 maggio 2011

SEL Caserta analizza il voto e si organizza per i prossimi impegni

Nella serata di ieri si è riunito il Circolo cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà di Caserta per una approfondita disamina del recente voto amministrativo e del risultato della lista in città.
Alla riunione erano presenti il Presidente Provinciale Angelo Golino, il Segretario provinciale Pietro Di Sarno e il Segretario cittadino Biagio Napolano. Proprio quest’ultimo, nella sua analisi introduttiva, pur ammettendo che il risultato elettorale è stato deludente rispetto alle aspettative, come peraltro quello dell’intero centro-sinistra, ha sottolineato che, almeno per ciò che attiene SEL, ciò è stato determinato dall’ancora scarso radicamento del partito sul territorio, anche a causa di un assetto organizzativo ancora embrionale, scarsità di fondi e esiguità di strutture. Un partito nato peraltro solo l’autunno scorso, e con poco tempo per programmare una campagna elettorale che, specie per le amministrative, richiede un impegno e una pianificazione adeguata.
E’ stato poi posto l’accento sul risultato elettorale positivo della lista civica Speranza per Caserta, con candidato sindaco Melone, che ha sicuramente inciso, in negativo, sul bacino elettorale di Sel, ma che ha coagulato essenzialmente un voto di protesta, alla pari, si può dire, del Movimento cinque stelle nelle altre regioni, ma che è privo di un progetto politico nazionale e di governo, e si pone in una prospettiva localistica e di corto respiro. Ciò nonostante è stata da tutti sottolineata la necessità di prevedere attività sinergiche a livello locale tra le due realtà, al fine di esercitare comunemente, sia a livello istituzionale che sul territorio, una incisiva attività politica di opposizione alla giunta di centro-destra. Una giunta che siamo certi, con sponsor politici come Nicola Cosentino e Mario Landolfi, non tarderà a svelare presto il suo vero volto antisociale e affaristico.
Il risultato di SEL a Caserta, 2,51%, pur non discostandosi di molto da analoghi responsi di altri comuni del Sud Italia, è, nelle condizioni in cui il neonato partito è stato chiamato al suo primo appuntamento amministrativo, una discreta base di partenza per avviare un discorso serio di identità, riconoscibilità e attecchimento politico sul territorio. E già da subito si è deciso di mettere in campo le energie e l’impegno degli aderenti nella campagna di sensibilizzazione sui referendum di giugno.
Quest’impegno, per poter essere efficace e costruttivo, prevederà l’apertura di una sede a Caserta, una organizzazione in grado di valorizzare le competenze e stabilire un più diretto rapporto dialettico con le realtà sociali del territorio, in primis le aree del disagio, anziani, bambini, esigenze assistenziali, del mondo del lavoro precario e dell’emarginazione sociale. Ma è necessario far  recepire che SEL è un partito nuovo della sinistra, fuori dai vecchi e perdenti  schemi di rappresentanza residuale, o puramente antagonista, che punta a determinare una sinistra di governo, sia a livello nazionale che locale.
La discussione ha posto l’accento sulle enormi difficoltà che un tale progetto può incontrare in realtà dove la libera espressione del voto trova ostacoli considerevoli in varie forme di voto di scambio, o nella apparente impenetrabilità degli schieramenti politici. Ma la sfida è appena iniziata, e la convinzione comune è quella di rifuggire comunque da scelte minoritarie, localistiche, puramente antagoniste, a favore di un progetto politico che possa ridare dignità alla politica, e un futuro di buon governo alle nostre città e al Paese intero.

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