Del Gaudio, candidato sindaco del PDL a Caserta alle prossime amministrative ha ufficialmente aperto la sua campagna elettorale, incontrando il Vescovo Farina e l’associazione dei piccoli proprietari immobiliari.
Chiaramente opportunistica la scelta di incontrare la massima espressione della Chiesa in Terra di Lavoro, per assicurasi il supporto di quei settori della Chiesa che il PDL ritiene presumibilmente vicini.
Una supposizione certo arrogante, se si pensa che il suo partito è assolutamente assente da tutto quel mondo del cattolicesimo di base, impegnato nel recupero delle marginalità sociali, la tutela dell’ambiente e la ricerca di una nuova etica nella politica.
Valori che certo il PDL non è in grado di assicurare, né di esprimere, a tutti i livelli, sia nazionale che locale, ed in particolare il PDL campano, tra i più compromessi nelle politiche degli affari, delle clientele e delle connivenze con i lati oscuri della società.
Ma certo più simbolico è l’incontro con l’associazione dei piccoli proprietari immobiliari. E sicuramente non per supportarne le esigenze di facilitare i processi burocratico-amministrativi che spesso angustiano questo settore, ma piuttosto per promettere un nuovo piano urbanistico.
In parole povere una nuova edificazione selvaggia, in spregio ad un territorio già martoriato e umiliato da anni di disordine edilizio, inquinamento, affari sul ciclo rifiuti e veleni smaltiti in modo criminale.
Promettere oggi nel casertano un nuovo piano urbanistico, come esigenze prioritaria del territorio, significa assecondare le esigenze di quei ‘signori’ che oggi dominano il processo del cemento in Campania, e non è difficile raccordare questo a chi in questi anni è stato il garante occulto degli affari delle organizzazioni criminali nel settore dei rifiuti e delle costruzioni : il coordinatore regionale PDL Nicola Cosentino.
Pio Del Gaudio si presenta, e le premesse sono le stesse di chi per anni ha governato questo sfortunato territorio. Nessun impegno sul lavoro, né sulla tutela dell’ambiente, né nei confronti di tutte quelle fasce di povertà che quotidianamente vanno ad infoltirsi. Ma un lavoro preparatorio a favore di quel comitato di affari pronto a rimettere le mani sul territorio per continuare a depredarlo e offenderlo.
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