Le primarie per
scegliere il candidato premier della coalizione di centrosinistra alle
prossime elezioni politiche si stanno rivelando,finalmente, come un momento di
dibattito aperto su temi politici reali, in un crescendo sempre più ricco
quanto più ci si avvicina alla data del 25 novembre.
Naturalmente, le problematiche
interne del Partito Democratico, poste su toni molto spettacolari, si sono sovrapposte ai temi della coalizione e
inevitabilmente catalizzano l’attenzione
dei mezzi di informazione, distraendo un po’ dagli approfondimenti sui temi reali cui andrebbe dato maggiore
spazio soprattutto nella necessità di un riequilibrio sui valori della sinistra
assenti dal dibattito politico da troppo tempo.
Noi di S.E.L. , con
Vendola, siamo un po’ più avanti del PD
nella elaborazione di una prospettiva di rinnovamento, perché abbiamo letto con anticipo quello che questa nazione esige
dalla politica in questo particolare momento.
Siamo partiti, infatti,
dai temi del lavoro, dove vogliamo ripristinare alcuni diritti fondamentali raccogliendo
le firme per un referendum che reintroduca l’art.18; non stiamo trascurando gli aspetti del welfare battendoci per
l’introduzione del reddito minimo
garantito; né il tema della moralità
della classe politica, al momento fortemente compromessa, che ha vistosamente
minato la credibilità delle classi dirigenti e aumentato la disaffezione al voto e alla
partecipazione di quasi la metà dei cittadini italiani, mentre in altri alimenta la tentazione a
formare discutibili e approssimative aggregazioni politiche.
Noi siamo per un
idea di rinnovamento delle classi dirigenti, che abbia come parametro dirimente valutazioni
oggettive di merito o fallimento, in una
dinamica che impedisca il consolidarsi di posizioni di potere e garantisca la
formazione e la crescita continua di nuova classe politica.
Vendola si pone, quindi,
sul piano di una nuova progettualità politica partendo dall’elemento primario,
il linguaggio, chiaro e diretto che esprime soprattutto i contenuti e non slogan logori e vuoti buoni per ogni occasione. Ma, contestualmente Vendola è espressione anche della capacità
del fare e di ben governare, ne è testimonianza attiva e attuale la gestione
della regione Puglia che in molti campi
rappresenta un esempio di buona politica.
E noi di S.E.L. del
circolo di Caserta ribadiamo il
concetto che non si può ripristinare, dopo la parentesi del governo Monti, un
modo di operare che ci ha condotti al fallimento, né continuare con un governo
che ha iniquamente scaricato sulle classi più deboli il costo di una crisi di
cui sono i minori responsabili.
Vendola, quindi, non è un outsider in questa competizione, come può apparire
nella impostazione che i media stanno dando a questa campagna elettorale, ma un autorevole competitore che si candida
a guidare questo paese con chiarezza di intenti e personalità adeguati alla
difficolte del momento.
Lorenzo Riviello coordinatore cittadino di S.E.L. circolo P.Neruda
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