Le gravi condizioni
ambientali della provincia di Caserta rappresentano oramai un dato acclarato.
Non passa giorno che la magistratura non scopra nuove discariche abusive,
frutto del criminale connubio tra malavita organizzata e classe politica
locale, spesso fuse, e i dati epidemiologici della provincia rilevano
allarmanti riscontri sull’aumento di malattie tumorali, del sistema
respiratorio e dell’apparato immunitario.
Il recente studio
commissionato dalla Protezione Civile in merito alla stretta correlazione tra
processo di smaltimento rifiuti e patologie nella popolazione è solo l’ultima,
evidente conferma che la nostra regione, ed in particolare la provincia di
Caserta e le zone limitrofe, vivono una emergenza sanitaria gravissima. Dati
che, purtroppo, hanno avuto poco rilievo
sulla stampa, sia nazionale che locale, e che dimostrano come il disastro
ambientale della nostra regione sia ancora irresponsabilmente sottovalutato.
La formale istituzione, a livello
provinciale, a Caserta, di uno staff per il
Monitoraggio Ambientale e Registro Tumori , da tempo
invocato da SEL, anche nel suo ultimo documento programmatico, dovrebbe servire
a darci rilevazioni più precise e dettagliate sul fenomeno. Peccato che ad oggi
dell’attività di questo ‘Registro’ non si ha notizia, e non si sa se ha
prodotto o stia producendo risultati.
L’emergenza ambientale sul
territorio provinciale, ad onta delle drammatiche notizie che arrivano dal
fronte sanitario, evidentemente non viene ancora recepita come tale, e siamo
certi che nell’ambito degli enti preposti alla salvaguardia dell’ambiente e la
tutela della salute pubblica, non manchino ben individuate omissioni di
attività istituzionale.
E’ per questo che di
fronte a questo scempio, appariva ancora più grave ed inaccettabile, la
titubanza verso il fenomeno e la protervia con la quale l’amministrazione
cittadina si accingeva ad operare nell’area di Lo Uttaro. Una zona che è stata
individuata come area da sottoporre a totale bonifica ambientale, e non
utilizzabile per ulteriori sversamenti o impianti di trattamento rifiuti.
Del Gaudio, pressato da
movimenti locali, mobilitazioni politiche e proteste dei cittadini, ha deciso
di annullare la delibera con la quale dava il via libera, alla collocazione di
un impianto di trattamento dei rifiuti organici (digestore anaerobico), e apparati di compostaggio.
E’ ferma intenzione di
Sinistra Ecologia e Libertà promuovere una campagna per sottoporre a stretto
monitoraggio ambientale e sanitario l’intera Provincia di Caserta, anche con
l’adozione di misure speciali, sollecitando
le istituzioni preposte ad agire in
relazione ed in proporzione alla situazione di emergenza ambientale e sanitaria
presente in tutta la Provincia.
Non escludiamo azioni di
denuncia pubblica e alla magistratura contro tutti coloro, politici o
istituzioni, che si rendessero complici e promotori di misure incompatibili con
la preservazione, il recupero dei territori, la tutela della salute pubblica.
Caserta
17/7/2012 Sinistra
Ecologia e Libertà – Circolo ‘P. Neruda’ Caserta
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