Le iniziative politiche e
amministrative prese dalla attuale amministrazione della città di Caserta ci
confermano sempre di più l’incapacità della classe politica di gestire le pur
rilevanti potenzialità offerte da un territorio ricco dal punto di vista
produttivo, ambientale, monumentale ed anche culturale.
Una classe politica rivelatasi
fino ad oggi incapace di arrestare il progressivo dissolvimento del suo apparato
produttivo, comprese eccellenze di
valore internazionale come le industrie tessili.
Tutto a scapito di un
territorio che viene svilito anche sul piano ambientale e culturale, perché vengono
da tempo progressivamente svuotati dei
significati più importanti i siti monumentali di prestigio, consentendo,
invece, lo scempio del territorio che la
speculazione ha progressivamente
condotto al degrado attuale.
La delibera
dell’amministrazione Del Gaudio sulla gestione del complesso monumentale del
Belvedere di San Leucio rivela l’inadeguatezza di questa amministrazione a
gestire gli attributi culturali, storici, monumentali, ed anche le enormi
potenzialità del sito che, per qualità e consistenza, rappresenta come risorsa
economica.
La suddetta delibera espone il Belvedere non solo
all’isolamento dal contesto del borgo e della città, ma lo predispone ad una
gestione articolata su un modello
da affittacamere, alla pari dei casolari di campagna riattati per i
matrimoni.
Va preso atto che con
questa amministrazione, e di questo passo, la nostra città, oltre che alla
bancarotta economico-finanziaria, si avvia anche alla bancarotta culturale.
Affidare ai privati la
gestione del Belvedere coincide, guarda
caso, con la recessione economica, che impedisce di continuare a risucchiare
risorse pubbliche e fondi europei come è stato fatto, improduttivamente, per
trenta anni, sperperando fiumi di denaro.
Avevamo appena tirato un
sospiro di sollievo quando, per mancanza di fondi dalla Regione, si era
determinato di non realizzare la bretella, viatico ad altre speculazioni.
Sul piano politico
ribadiamo, quindi, la nostra forte preoccupazione per l’azione di questa
amministrazione e di questi particolari momenti, perché troppo spesso le
emergenze sono utilizzate come pretesto per superare limiti e vincoli di legge,
e offrire il fianco a forzature di comodo.
La delibera, vuota nei
contenuti, elenca, banalizzandole, semplici indicazioni di massima delle
funzioni previste, non dà chiarimenti su altri temi non secondari. Ad esempio,
viene del tutto ignorata la presenza della Università che occupa, non sappiamo a quale titolo, gran parte del Belvedere.
Noi riteniamo che
l’opposizione in consiglio comunale non si può predisporre al semplice
controllo di quello che succederà, ma deve impedire che questa delibera vada a
buon fine.
Riteniamo che anche
l’Unesco debba esprimersi su queste iniziative, così come le associazioni
culturali, che inviteremo ad un incontro
pubblico su questo tema.
Non è concepibile che un
bene come il Belvedere, a cui va accomunato il borgo di San Leucio ed il
territorio circostante, che in qualunque altra parte del mondo costituirebbero
una risorsa, per l’attuale amministrazione
casertana rappresentino un problema.
Caserta
3/7/2012 Sinistra
Ecologia e Libertà – Circolo ‘P. Neruda’ Caserta